È nella tradizione cristiana creare occasioni, percorsi, attraverso questo tipo di strumenti miti e esigenti".
Povera Chiesa.
E poi si ci si lamenta del fatto che sempre meno gente vada a messa.
Sia ben chiaro, non sto istigando nessuno a non andare a messa (anzi, andare a messa è cosa giusta e sacrosanta e se si è cattolici, come lo sono io, ci si deve andare) ma trovo la posizione di certi ecclesiastici lesive per la Chiesa stessa poiché sono lontane anche dal buonsenso e dal sentire comune della gente, che ritiene prioritari altri temi e non lo ius soli.
Io mi ricordo del predecessore dell'arcivescovo Perego, monsignor Luigi Negri, che invece metteva in guardia dal problema di un'immigrazione senza regole.
Certi uomini della Chiesa di oggi credono di potere fare come a loro tempo gli uomini della Chiesa del periodo della caduta dell'Impero Romano d'Occidente, con i barbari che furono evangelizzati.
In realtà, non è così.
In primis, benché in crisi, la società dell'Impero Romano d'Occidente era forte delle proprie radici, cosa che non è la società dell'Europa di oggi.
In secundis, i barbari di allora erano assai più ricettivi dei migranti attuali.
I loro capi si convertirono al Cristianesimo cattolico (anche per avere l'appoggio dei Romani) e fecero convertire anche i loro sudditi.
I migranti di oggi, invece, non hanno nessun interesse a farsi evangelizzare.
Anzi, mentre le nostre chiese chiudono, si apriranno sempre più moschee.
Quanto manca monsignor Negri!
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