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sabato 7 ottobre 2017

Dallo sciopero della fame...alla trifola

Come riporta "Il Giornale", il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio guida lo sciopero della fame per l'approvazione dello ius soli...dalla Fiera del Tartufo Bianco in Alba.
A casa mia, questa è una farsa.
Non credo che Delrio sia andato a quella fiera senza che abbia almeno piluccato qualcosa.
Ricordo che in quella fiera ci sono degli stand per le degustazioni.
Se Delrio pensasse di più alle infrastrutture (cose che tecnicamente sarebbero di sua competenza) che allo ius soli (che non serve a nulla, se non al suo partito) le cose andrebbero molto meglio.
Pensiamo alla frana di Letojanni, che sta di fatto bloccando l'Autostrada A18 Messina-Catania.
Questa iniziativa di Delrio mi pare una buffonata.
Infatti, quello di Delrio - che pure, con nove figli, ha già dimostrato di avere una pazienza di acciaio inox - non è uno sciopero della fame vero e proprio, troppo impegnativo, con tutti i cantieri e le fiere che ha da inaugurare un ministro dei Trasporti, poi. Non si tratta neppure un digiuno vero e proprio, come quelli di Marco Pannella ma di un "digiuno a staffetta". Quindi, uno del Partito Democratico inizia il digiuno perché si approvi lo ius soli, ma ad un certo punto, tac, passa il suo digiuno ad un altro piddino, così lui può finalmente mettersi a tavola. Ecco, ma che ora finisce la staffetta di Delrio? Prima o dopo il servizio delle tagliatelle tartufate? E a chi lo passa il turno di digiuno? Speriamo non al viceministro delle Politiche Agricole, Andrea Olivero, anche lui sottoscrittore della dieta pro-immigrati, ma anche lui immerso tra le tentazioni della Fiera del Tartufo d'Alba.
Ridiamo per non piangere.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.