Cari amici ed amiche,
ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio che mi ha portato all'attenzione un articolo del sito "Difesa Online" che è intitolato "Tre domande a Magdi Cristiano Allam: Libia, nessuna possibilità per al Sarraj".
L'articolo è un'intervista al noto giornalista italo-egiziano (e convertito al cattolicesimo) Magdi Cristiano Allam (nella foto), il quale ha parlato di vari temi.
Delle dell'intervista ad Allam, io prendo questo stralcio:
"Dottor Allam, tra il governo di Tripoli e quello di Tobruk quale secondo lei sarebbe più adatto agli interessi italiani?
L'Italia ha la necessità di interfacciarsi con degli interlocutori laici, perché gli interlocutori laici sono quelli che antepongono la ragione e il cuore ad Allah e a Maometto. La gestione degli affari tra gli Stati si fonda su una concezione laica della vita. Indubbiamente il governo di Tobruk, che è stato per anni l'unico riconosciuto internazionalmente prima di un colpo di mano da parte dell'Amministrazione Obama a cui l'Europa si è accodata e che ha voluto contrapporlo con un altro regime, non è mai riuscito in realtà a controllare il territorio e adesso si trova assediato dalle milizie dei Fratelli Mussulmani. Io mi auguro che la nuova Amministrazione americana di Donald Trump ponga fine a questa situazione e lo faccia in Libia ma anche in Siria e in Iraq, affermando un contesto dove prevalga la laicità rispetto all'Islam.
Quante possibilità ha al-Sarraj di unificare la Libia?
Nessuna. Nessunissima. Al-Sarraj è un burattino nelle mani dell'Europa e nelle mani della precedente Amministrazione americana, ma non gode di nessun credito all'interno della Libia. Se non fosse stato in qualche modo calato dall'alto, non avrebbe avuto alcuna possibilità di essere considerato. Mi attendo un rimescolamento delle carte, considerando che il governo di Tobruk gode da sempre del sostegno dell'Egitto, così come gode del sostegno della Russia di Putin e la stessa Francia. Quest'ultima, nonostante quello che ha combinato a partire dal 2011 con la guerra scatenata per far fuori Gheddafi, di fatto prende le distanze da al-Sarraj.".
In pratica, il recente accordo tra il nostro governo e quello libico sul blocco dell'immigrazione per l'Italia potrebbe fallire.
Il premier libico al Serraj non ha il riconoscimento di tutta la Libia.
Si sa, la Libia è un Paese tribale.
A Tobruk esiste un governo riconosciuto da Paesi come Egitto e Russia.
L'amministrazione americana di Barack Hussein Obama, che aveva sostenuto al Serraj, non esiste più e l'Unione Europea è in una situazione complicata.
In poche parole, questo accordo tra il nostro governo e quello libico rischia di essere "nato già morto".
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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