l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Quelle "alleanze strategiche" di Trump per contrastare il papa in Vaticano".
Secondo quanto riportato, il consigliere del presidente USA Trump, Stephen Bannon, avrebbe stretto alleanze con alti prelati che si contrappongono a Papa Francesco.
Nell'aprile del 2014, quando era ancora a capo di Breitbart News, Bannon si recò in Vaticano per coprire la canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II. Fu questa l'occasione in cui egli strinse amicizia con il cardinale Burke. "Un incontro tra cuori", lo definì Benjamin Harnwell, confidente del cardinale Burke che organizzò l'appuntamento tra i due. Harnwell, fondatore dell'Istituto per la dignità umana, non si sorprese dell'affinità elettiva tra Bannon e il cardinale.
Ora, che tra Papa Francesco ed il suo entourage (da una parte) ed il presidente americano (dall'altra) ci sia stata qualche frizione è vero.
Il problema è che dentro la Chiesa vi è uno scontro tra i progressisti ed i conservatori.
Lo scontro è forte e (purtroppo) anche il Papa si fa tirare in ballo in esso.
Questo non è bene.
Nella Chiesa ci sono problemi gravi.
Pensiamo al caso di padre Andrea Contin, il prete padovano che risulta coinvolto in un giro di soldi e sesso.
Mentre ci si scontra tra progressisti e conservatori, si verificano situazioni simili.
Questo è grave.
L'errore di Papa Francesco (a mio giudizio) è politico. Il Papa è anche un politico.
Il Papa deve mediare e non schierarsi.
Il Papa deve essere arbitro e non giocatore.
Papa Francesco, invece, ha avuto la tendenza a schierarsi.
Questo, forse, è stato il suo errore.
Cordiali Saluti
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