un prete ha fatto votare i suoi parrocchiani sull'accoglienza di una famiglia di migranti da ospitare nei locali attigui al vicino Santuario e ha vinto il "no".Teatro della vicenda, insolito per una votazione, è stato quello di una chiesa, un luogo ove di norma si dovrebbero celebrare funzioni religiose. La cosa è accaduta a Montegrazie, frazione di Imperia: poco più di un centinaio di abitanti sulle colline dell'Imperiese, mezz'ora di macchina per arrivare alla città. L'emergenza migranti, non quella dei numeri ma quella dei piani di accoglienza che non trovano adesione è passata anche da qui.
Succede durante la messa per la festa del primo novembre, per la ricorrenza dei Santi. Quella delle 12.00 PM, la più partecipata. A porre la questione ai fedeli, a fine celebrazioni, è stato il parroco. Da lui, don Paul Kerner, la richiesta ai parrocchiani di esprimersi sull'ipotesi di accogliere una famiglia di migranti nei locali attigui alla canonica del santuario di Montegrazie.
Ora, quello che certi sacerdoti non vogliono capire è che questa immigrazione clandestina non porterà nulla di buono a noi.
Porterà solo disordine e povertà.
Noi, oltretutto, siamo già in crisi, una crisi aggravata dal sisma che ha colpito il cuore del nostro Paese.
Non possiamo fare entrare altra gente.
Non sappiamo dove metterla e non abbiamo lavoro.
Certi sacerdoti debbono capire questo.
E' inutile che insistano nel volere a tutti i costi che noi accogliamo altra gente.
Noi non possiamo togliere il pane di bocca ai nostri figli per darlo agli altri.
Oltretutto, incoraggiando l'immigrazione clandestina, si fa sì che tanta gente affronti il mare e che rischi di rimetterci la vita.
Cordiali saluti.
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