grazie ad una mia amica di Viterbo, ho avuto questa notizia:
"L'inverno sta per arrivare. Non si sta da Dio anche se C'è acqua, cibo, vestiti, riscaldamento...purtroppo non c'è il calore. Il calore di una casa, delle braccia dei familiari. Non c'è il sapore della vita e soprattutto della libertà che dopo la salute è il bene più prezioso. Però c'è la volontà di cambiare, di darsi da fare e soprattutto c'è il cuore. Oggi più di 700 detenuti del carcere di massima sicurezza di Viterbo ( Mammagialla ), hanno donato tutto il loro cibo per questi due giorni di sciopero. Scioperano per i loro diritti, in onore della loro festa e pensando nonostante tutto a chi soffre, proprio come loro. La Casa famiglia del Carmine, le Suore di Tuscania e le famiglie che aiutano, i Giuseppini, il Ceis della Quercia, il Dioegene è la Mensa Caritas con tutti i suoi ospiti ringraziano 700 anime con le teste matte ma l'animo nobile, la polizia penitenziaria in particolare Alessio Spinelli e Natalino Valli, i cuochi e tutti i collaboratori che ci hanno aiutato, in particolare il mio unico è immenso amore . Onore ai carcerati".
Questa mia carissima amica lavora per la Caritas della sua città.
Che dovrei dire?
Dovrei dire che forse noi non dovremmo preoccuparci tanto di quello che accade nelle carceri ma di quello che accade fuori da esse.
Sia chiaro, la mia è una battuta con cui, però, voglio constatare una tristissima realtà.
Nelle carceri non si sta da Dio ma quello che hanno fatto questi carcerati è stato di grande umanità.
Fuori dalle carceri c'è ancora questa volontà di essere umani?
Io sento che in giro c'è tanta rabbia e che la nostra società si sta disgregando.
Questo è preoccupante.
Cordiali saluti.
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