il quotidiano "Il Giornale" ha distribuito copie con il "Mein Kampf", il libro scritto da Adolf Hitler e ci sono state delle polemiche.
Il caso ha generato davvero delle polemiche, polemiche in cui si è inserito il premier Matteo Renzi.
Ora, io esprimo un mio commento.
Gli orrori nazisti fanno parte (purtroppo) della nostra storia, la storia di noi Europei.
Che piaccia o no, l'Europa non è solo diritto romano, cristianità e Rinascimento ma (purtroppo) è anche l'orrore del nazismo.
Il nazismo rappresenta ancora oggi una pagina nera della nostra storia.
Come tale, il nazismo va studiato e conosciuto proprio perché la storia non si ripeta mai più.
Quando non ci saranno più i sopravvissuti della Shoah, chi porterà avanti la memoria?
Riguardo al "Mein Kampf", la situazione è diversa.
Come ho già scritto, "Il Giornale" ha fatto una scelta poco prudente, per non dire imprudente.
Gli orrori nazisti partirono dalle idee che Hitler riportò su quel suo libro.
Quindi, penso che "Il Giornale" abbia agito in buona fede.
Tuttavia, com'è noto, si può sbagliare anche in buona fede.
Per questo, io ritengo questa scelta imprudente.
Una persona come me (che ha avuto un minimo di formazione, che legge, che si è fatta un'idea e che sa che il nazismo è sbagliato, com'è sbagliato il comunismo) non si farebbe incantare dalle parole di Hitler.
Io potrei leggere il "Mein Kampf" e dire che è un libraccio e quant'altro.
Le parole di Adolf Hitler non farebbero presa su di me come non farebbero presa su altre persone che hanno un minimo di cognizione.
Però, altre persone potrebbero farsi convincere del contrario, tenendo conto della situazione di crisi che sta incattivendo molto la gente, della poca attitudine della gente alla lettura e (purtroppo) della circolazione di idee e teoremi simili a quelli degli anni '30.
Per questo motivo, ritengo che la scelta de "Il Giornale" sia stata imprudente e potenzialmente pericolosa.
Cordiali saluti.
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