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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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giovedì 7 gennaio 2016

Una mia lettera al quotidiano svizzero "Il Mattino Online"

Cari amici ed amiche,

leggete questo mio articolo sul giornale svizzero "Il Mattino Online" che è intitolato "La lettera di un italiano: “Svizzera paese aperto: agli stranieri basta rispettare le regole e le leggi”".
Questo è il testo integrale:

"Il mio nome è Antonio Gabriele Fucilone e scrivo da Roncoferraro, un comune della provincia di Mantova, in Italia. Ho un blog, “The Candelabra of Italy“.


Ho letto molto spesso il vostro bel giornale. Ora, vorrei lanciare un messaggio a voi Svizzeri. La Svizzera è un Paese aperto, civile e rispettoso ma è anche un Paese che ha della regole e che (giustamente) vuole farle rispettare. Voi Svizzeri accogliete le persone che vengono da fuori ma chiedete (giustamente) che queste ultime rispettino le vostre regole e le vostre leggi. Questo è un comportamento più che corretto ed ammirevole. Il vostro Paese fa prima di tutto l’interesse dei suoi cittadini. Anche questo è un comportamento corretto.

Voi Svizzeri siete attaccati alle vostre tradizioni. Anche questo è un comportamento corretto. Vi prego, continuate così e non imitate noi italiani.
Infatti, mentre qui da noi si danno 37 Euro al giorno agli immigrati clandestini, con tanto di vitto ed alloggio gratuiti, ci sono tanti italiani che non vivono bene. Per esempio, ci sono tanti disoccupati. Io sono uno di questi e spero di esserlo ancora per poco.

Ci sono tante famiglie che finiscono per strada, perché perdono le case o perché vengono sfrattate, in quanto non possono pagare gli affitti, visto che i redditi sono bassi e le tasse sono alte. Le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese e le aziende chiudono o a malapena riescono a fare quadrare i conti. Altro che “Jobs Act”, provvedimento che l’attuale governo sbandiera come una vittoria sulla crisi. Non c’è nessuna crescita. Qui, nella provincia in cui abito, le aziende chiudono.

Io mi sono rivolto a varie aziende e mi sono sentito dire: “Mi spiace ma non possiamo assumerla”. L’Italia è retta da piccoli imprenditori, imprenditori che oggi sono in crisi, a causa di un fisco elevato e di una burocrazia pesante. Mentre c’è tutto ciò, a coloro che a bordo dei barconi vengono qui clandestinamente vengono dati soldi, vitto ed alloggio. Il governo ed i buonisti continuano a dire che “essi sono profughi che scappano dalle guerre”. In realtà, coloro che hanno lo status di rifugiati sono una minoranza. Oltre a portare povertà, questo ci espone anche al terrorismo.

Per esempio, a Montorio al Vomano (un comune dell’Abruzzo) hanno scoperto che alcuni di questi clandestini messi in un hotel avevano armi e materiali cartacei su cui erano scritte parole che inneggiavano al Daesh o Isis. Oltre a questo, vi è anche un’altra beffa. Per “integrare” gli immigrati, qui da noi ci sono quelli che si sono fatti venire la “bella idea” di togliere le canzoni di Natale ed i crocifissi nelle scuole. Tra un po’ non faranno più studiare la “Divina Commedia” di Dante Alighieri, perché qualcuno la ritiene “islamofoba”.

Sarebbe un po’ come se a voi togliessero Giovanni Calvino e San Francesco d Sales o la croce dalla vostra bandiera, visto che essa è la bandiera dei Cavalieri Templari al contrario. Con questo, voglio farvi capire quello che è diventata l’Italia oggi, un Paese senza più una rilevanza politica, che sta perdendo ogni ricchezza (non solo finanziaria) e che (in nome del buonismo) sta perdendo anche i valori. Termino, facendo i miei complimenti al vostro giornale ed augurando buon Natale ed un anno nuovo sereno a voi popolo svizzero e agli italiani residenti in Svizzera.

Antonio Gabriele Fucilone".


L'articolo risale a prima delle feste natalizie.
Ora, io esprimo un breve commento.
L'Italia sta diventando un Paese privo di valori.
Si vogliono togliere presepi e crocifissi "in nome del dialogo".
Si vuole togliere la carne di maiale dalle mense dello scuole "in nome dell'accoglienza".
Si vuole abolire lo studio della "Divina Commedia"di Dante Alighieri perché qualcuno la ritiene "islamofoba".
Chi dice di essere contro l'immigrazione clandestina viene bollato come "razzista".
Chi dice di essere pro-Israele viene additato (addirittura) come "nazista-sionista", come se il sionismo fosse una sorta di "nazismo ebraico" mentre esso è ben altra cosa.
Il sionismo è l'amore che gli ebrei hanno per i valori della loro religione.
Magari, noi avessimo questo stesso amore per la nostra cultura e la nostra fede.
Intanto, mentre si danno le case agli immigrati clandestini, ci sono italiani che vivono per strada.
Che dite, poi, di quello che è accaduto nella città tedesca di Colonia, in cui degli immigrati clandestini hanno molestato parecchie donne?
Una di queste è stata anche stuprata.
Ma dove vogliamo andare in queste condizioni?
Cordiali saluti.

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