su questa foto ci sono queste parole di Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma:
"L'antisionismo è la forma più moderna di antisemitismo".
Ora, io commento facendo mie queste parole scritte su Facebook dalla mia cara amica e collaboratrice Silvia Morelli:
"Ci sono persone che si ricordano della Shoah solo il 27 gennaio. Shoah è invece da ricordare ogni giorno affinché non si possa più ripetere. Shoah è etichettare i prodotti che vengono da Israele come avvenne nel 1938 con le leggi razziali. Shoah è il boicottaggio contro Israele. Shoah è accoltellare una persona perché esce da una Sinagoga. Shoah è non ascoltare i fatti di cronaca, cambiare canale: i tedeschi benpensanti facevano così durante la seconda guerra mondiale, fingevano di non sentire. Possibile non sentire odore di migliaia di vite umane arse? Oggi Shoah è: possibile con tutti i mezzi di comunicazione rimanere nell'ignoranza? Chi tace e non si schiera è complice del carnefice".
Mi trovo d'accordo con queste parole e ringrazio Silvia dello spunto.
Chi dice di commemorare la Shoah e poi getta fango su Israele è un ipocrita.
In tanti Stati ci sono veri abusi e certa gente tace.
Invece, quando si tratta di Israele che si difende, questa stessa gente urla.
Allora, noi possiamo capire che c'è un pregiudizio verso Israele in quanto Stato ebraico.
A casa mia, questo è antisemitismo.
Cordiali saluti.
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