oggi si commemora la morte di re Carlo I Stuart (19 novembre 1600-30 gennaio 1649), il re d'Inghilterra che fu decapitato.
Ora, il Re Martire (così viene chiamato, perché egli fu un martire) non è simpatico a qualcuno dei miei conterranei mantovani perché (a suo dire) egli si sarebbe preso la Collezione dei Gonzaga o Celeste Galeria.
Questa è una cretinata.
Re Carlo I Stuart non si fregò un bel niente.
Iniziamo a parlare della cosa.
Come tanti signori del Rinascimento, i Gonzaga collezionarono opere d'arte.
Queste opere erano custodite nei palazzi dei signori mantovani.
Ad un certo punto, però, ci fu un problema.
Il duca Vincenzo II (1594-1627) si indebitò pesantemente.
Per questo, dovette vendere parte delle opere d'arte, di cui si interessò il re d'Inghilterra.
Quest'ultimo, utilizzando la mediazione di un noto mercante d'arte veneziano, Daniele Nys, si fece mandare a Londra tanta parte di quelle opere d'arte nel 1627.
Poiché dovette vendere per forza, il duca Vincenzo II non poté avere tante pretese sul prezzo.
Dunque, questi miei conterranei se ne facciano una ragione.
Adesso, loro mi daranno del traditore. Io me ne frego altamente.
Anzi, noi mantovani a re Carlo I dovremmo fare un monumento e (magari) dovremmo fare celebrare anche qualche messa per lui. Ricordo che re Carlo I salvò tanti cattolici dalle persecuzioni e che è ricordato come santo dagli anglicani tradizionalisti, quelli vicini al cattolicesimo.
Infatti, quella vendita (o svendita, a seconda dei punti di vista) fu provvidenziale, visto che il 18 luglio 1683 ci fu il Sacco di Mantova ad opera dei lanzichenecchi.
Questi miei conterranei che storcono il naso di fronte a re Carlo I avrebbero preferito che quelle opere d'arte finissero nelle mani di barbari mercenari tedeschi, anziché che finire in quelle di un re inglese che amava l'arte e cultura italiana e che venne ingiustamente ucciso?
Io dico: "W re Carlo I e Dio salvi il re".
Cordiali saluti.
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