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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 3 gennaio 2016

Lutero e la tradizione.

Cari amici ed amiche,

oggi si festeggia il Santissimo Nome di Gesù e (scusate se lo cito) è anche il giorno del mio compleanno.
Tuttavia, questo giorno è legato anche ad un fatto storico.
Il 3 gennaio 1921, Martin Lutero (1483-1544) fu scomunicato.
La scomunica avvenne dopo una diffida papale con la bolla "Exurge Domine" del 15 giugno 1520.
Lutero fu l'iniziatore della Riforma protestante.
Egli contestò il primato papale sulla Chiesa, cinque dei sette sacramenti e la transustaziazione dell'Eucarestia e ritenne che non ci fosse bisogno del clero, per il principio del "sacerdozio universale".
Secondo questo principio, l'uomo può mettersi in contatto con Dio senza avere bisogno del clero e di intermediari.
Per il pensiero di Lutero, la salvezza non si ottiene a causa delle buone azioni; si ottiene solamente avendo fede in Dio, che può salvare chiunque Egli voglia (Sola fide) e che l'uomo compie azioni pie poiché è giustificato dalla grazia di Dio e non è giustificato a causa di esse.
Inoltre, Lutero ritenne che che l'uomo dovesse leggere le Sacre Scritture (Sola Scriptura) e che per comprendere le Sacre Scritture non occorresse la mediazione, di sinodi, di concili o di papi; ciò che sarebbe stato necessario e sufficiente sarebbe stata la grazia divina e una conoscenza completa ed esatta di esse.
Ora, però, il pensiero di Lutero partì da una reazione scandalizzata che ebbe nel suo viaggio a Roma.
Il viaggio fu fatto nel 1510.
Egli vide un clero corrotto ed iniziò a contestare il commercio delle indulgenze.
Adesso esprimo un parere.
Nella Chiesa cattolica del tempo di Lutero vi furono certamente parecchie cose che non andavano.
Per esempio, i vescovi potevano avere più sedi, per accumulare più rendite.
Questo faceva sì che i vescovi non fossero sul territorio e che non potessero risolvere i problemi.
Una buona parte del clero praticava la simonia.
Una buona parte del clero viveva con donne e si faceva una famiglia.
Una buona parte del clero non era formato e non sapeva neppure il latino.
Sulle indulgenze si era creato un vero e proprio commercio.
Se Lutero si fosse messo a criticare solo queste cose e avesse cercato di formulare una proposta per trattarle e risolverle non ci sarebbe stato nessun problema e ci sarebbe stato un impulso per una seria riforma dentro la Chiesa, che francamente sarebbe servita.
Lutero, invece, commise l'errore di non avere tenuto conto della tradizione del cattolicesimo, mettendo in discussione il primato papale e tutti i dogmi della Chiesa.
Certamente, il cattolicesimo in cui crebbe Lutero fu un cattolicesimo lontano da quello italiano, il quale era influenzato dalla cultura umanistica e rinascimentale.
Il cattolicesimo del posto in cui visse Lutero, nella Sassonia, fu un cattolicesimo severo ma anche molto rozzo ed incline a credere alle streghe e a grossolane forme di superstizione, una superstizione legata al paganesimo germanico.
Questa visione del cattolicesimo influì molto sulla sua persona.
La visione del cattolicesimo italiano fu sgradevole agli occhi di Lutero perché egli vide che quel cattolicesimo che si professava a Roma, centro della cattolicità,  fu molto diverso dal suo.
Questo lo fece allontanare dalla Chiesa.
I toni di Lutero si fecero con il tempo molto aspri.
Nel suo ultimo periodo, egli predicò contro gli ebrei, pubblicando un libro intitolato "Degli ebrei e delle loro menzogne"...alla faccia di chi dice che il protestantesimo fu un'invenzione ebraica.
Per certi versi, egli fu l'iniziatore di quel nazionalismo tedesco che degnerò nel nazismo.
Le sue prediche furono infarcite anche di turpiloquio.
Arrivò a criticare il commercio, definendolo "uno sporco affare".
Questo è quanto.
Cordiali saluti.





2 commenti:

  1. Grazie delle informazioni su Lutero che conosco pochissimo e del quale voglio acquisire di più.
    Molti errori furono fatti dalla Chiesa cattolica e dal suo clero, questo è incontestabile, ma come dici tu, non era quello il giusto modo. Forse avrà già avuto una sua visione della Chiesa e quello che vide a Roma lo fortificò nelle sue convinzioni.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.