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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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martedì 19 gennaio 2016
Israele, quando la stampa non fa un buon servizio
Cari amici ed amiche,
hanno preso il terrorista che l'altro ieri ha ucciso Dafna Meir (nella foto con il marito Natan).
Si tratta di un ragazzino di 15 anni.
Ora, vi invito a leggere questo interessante articolo del sito "Rights Reporter" che è intitolato "Israele: ecco perché per la stampa italiana una mamma ebrea uccisa non fa notizia".
Dell'articolo, io riporto questo pezzo:
"Ieri in Israele è stata uccisa una giovane mamma ebrea di 38 anni, madre di sette figli che hanno assistito al suo massacro perpetrato da un terrorista palestinese che si era introdotto nella loro casa con l’unico intento di uccidere.
Si chiamava Dafna Meir la povera mamma ammazzata senza pietà dal terrorista palestinese davanti agli occhi terrorizzati dei suoi figli che, solo per un caso, non sono stati anche loro uccisi.
Il fatto che un terrorista palestinese si introduca in una casa israeliana per uccidere non è certo una novità ma lo è senz’altro nel contesto di quella che i media prezzolati italiani chiamano “intifada dei coltelli” e sarebbe bastato questo per farne titoli cubitali. Invece no, nessuno ne ha parlato in particolare quelli che, come l’ANSA o REPUBBLICA, non perdono occasione per fare titoli invertiti dove le vittime israeliane si trasformano in carnefici e i carnefici palestinesi si trasformano in vittime.".
Il ruolo della stampa dovrebbe essere quello di informare le persone.
Quando non informa, la stampa non fa un servizio alla gente.
Il punto è che una stampa che non informa lo fa o per interesse particolare o per ideologia.
Così, la stampa diventa propaganda.
Ora, qualcuno mi dirà: "Tu, caro Fucilone, con il tuo blog fai propaganda!".
Io non mi sono mai finto neutrale.
Questo è un blog d'opinione, se posso usare questa definizione.
Semplicemente, io do una mia opinione.
Non sono l'organo di stampa di nessuno.
Invece, la stampa non d'opinione dovrebbe raccontare le cose nel modo in cui vanno.
Nel caso di Israele si fa esattamente quanto detto prima.
In nome dell'ideologia si rovescia la realtà.
Così, gli Israeliani vengono fatti passare per "cattivi" ed i Palestinesi per "vittime", quando gli Israeliani si stanno solo difendendo.
Questo non va bene.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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