Sant'Ambrogio impedisce all'imperatore Teodosio di entrare nella cattedrale di Milano, dipinto realizzato da Antoon van Dyck (National Gallery, Londra)
|
Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo del quotidiano "Il Foglio" che è intitolato "Perché una chiesa ricca non può che fare bene al mondo".
Esso è stato scritto da Maria Antonietta Calabrò.
L'articolo parla di uno studio di Peter Brown che dimostra che la "povertà" cristiana non è solo quella di chi rinuncia a tutto.
Io sono di questa idea: chi dice di demonizzare la ricchezza è solo un ipocrita ed invidioso.
Il vero problema non è la ricchezza in quanto tale ma è l'uso che se ne fa.
Se una persona la pone come mezzo per fare del bene, la ricchezza è una cosa positiva.
Se invece la si pone come fine e la si usa per fare del male, la ricchezza è negativa.
Il denaro è denaro.
Non è né Dio, né Satana.
Il denaro è solo uno strumento con cui l'uomo può fare buone cose o cose cattive.
Spero che il concetto sia chiaro.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento