Cari amici ed amiche,
vi invito a leggere l'articolo della rivista "Panorama" che è intitolato "Matteo presidente del club delle facce di bronzo".
L'articolo è stato scritto da Keyser Soze.
Keyser Soze è un uomo delle istituzioni che da mesi su "Panorama" racconta la politica, dal di dentro. Lo pseudonimo è preso dal film "I soliti sospetti".
Ora, da una parte, ammiro Matteo Renzi.
A lui invidio una cosa: la faccia di bronzo.
Renzi era quello che attaccava la politica europa a guida tedesca di Angela Merkel, quella politica del rigore che tanto deprimeva (e tuttora deprime) l'economia e l'occupazione.
Renzi era anche quello che invocava la democrazia.
Peccato, che egli sia diventato premier senza elezioni e con la benedizione dell'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l'alleato storico di Angela Merkel.
Sempre su "Panorama" vi è un articolo intitolato "Il flop delle Province che ora costano di più".
Renzi ha venduto come una grande riforma quella che avrebbe dovuto abolire le Province.
In realtà, esse non sono state abolite ma son state rese non elettive.
In compenso, il "Bomba di Firenze" (questo è uno dei soprannomi dati a Renzi) ha messo nella sua Legge di Stabilità ben 2.000.000 di Euro di spesa per le Province.
Morale della storia, i cittadini non possono più scegliere i presidenti delle Province, le quali però costano di più.
Renzi spaccia per un suo trionfo la realizzazione della Variante di Valico del tratto dell'Autostrada A1 Milano-Napoli.
Peccato, per lui, che i fatti li smentiscano.
Il grosso dei lavori venne fatto dai governi d centrodestra.
Adesso, per Renzi la priorità è il DDL Cirinnà, una legge che istituirà di fatto il matrimonio gay, mentre i posti di lavoro non crescono e l'Italia perde peso nel mondo.
Oltretutto, Renzi ha anche fatto invadere l'Italia da immigrati clandestini e di una soluzione europea a questo problema, mentre proprio gli altri Paesi europei non li vogliono.
Renzi dice che va tutto bene!
Egli è proprio una faccia di bronzo.
Renzi sappia che il conto arriverà anche per lui.
Tutte le balle che egli ha detto gli si rivolteranno contro.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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