come riporta "Vatican Insider", per il primate anglicano Justin Welby (nella foto) ci sono non pochi grattacapi.
Da lunedì sono infatti attesi a Londra i 38 primati delle Chiese che nel mondo aderiscono alla Comunione anglicana per la loro assemblea, la prima convocata da Justin Welby da quando nel 2013 è diventato arcivescovo di Canterbury.
L’appuntamento non è affatto di rito ma è un fatto straordinario: l’Assemblea dei primati è un organismo che venne istituito alla fine degli anni Settanta dall’allora arcivescovo di Canterbury Donald Coggan.
La Comunione anglicana non ha un Papa.
Essa è un insieme di Chiese episcopali in comunione tra loro e con l'arcivescovo di Canterbury, pur nell'autonomia di ciascuna di loro.
Ergo, una cosa che vale per la Chiesa d'Inghilterra potrebbe non essere riconosciuta, per esempio, dalla Chiesa anglicana del Canada.
In teoria, l'Assemblea dovrebbe riunirsi ogni tre anni, ma l’ultima riunione si svolse nel gennaio 2011 a Dublino e - in realtà - già quello fu un incontro dimezzato: vi parteciparono, infatti, solo 23 delle 38 province anglicane. E fu il segnale più evidente della spaccatura creatasi a metà degli anni Duemila, in seguito alla scelta della Chiesa episcopaliana degli Stati Uniti e della Chiesa anglicana del Canada di procedere all’ordinazione di un vescovo dichiaratamente gay e alla benedizione dei matrimoni omosessuali.
Questa situazione rischia di aggravare una situazione già pesante al suo interno, una situazione che se degenerasse porterebbe ad un vero e proprio scisma.
La Chiesa anglicana vive una pesante crisi.
Questa crisi è dovuta ad una frattura di fatto tra la corrente conservatrice (anglo-cattolica) e quella progressista, di stampo protestante-liberale.
Attenzione, le scelte delle autorità religiose anglicane di Stati Uniti e Canada non sono condivise da molti fedeli del laicato anglicano, come non piacciono agli stessi preti conservatori.
Molti di questi si sono avvicinati al cattolicesimo.
Anche nella stessa Chiesa d'Inghilterra ci sono problemi analoghi.
Una Chiesa troppo secolarizzata va incontro a situazioni simili.
Noi cattolici dobbiamo imparare.
Cordiali saluti.
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