leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Luca, il convertito italiano che predica odio sul web".
Inizio nel modo in cui inizia l'articolo.
"Ma quando muore Berlusconi?", si chiede speranzoso sulla sua pagina Facebook con la bandiera nera, Luca Aleotti, un italiano convertito all'Islam, che vivrebbe a Reggio Emilia e ha scelto come nome musulmano Saif Allah.
In arabo significa spada di Dio e potrebbe essere in realtà un romano. Il post è stato pubblicato il 2 dicembre alle 11.33. Piace a cinque sodali dell'estremista islamico di casa nostra. In rete i radicali usano spesso nomi di battaglia o inventati, ma Kim Sami Fla Nina, che sostiene di essere stato in carcere a Bari aggiunge "E la Santanchè? E i leghisti?" alla domanda su "quando muore Berlusconi?".
Aleotti risponde senza mezzi termini: "Kuffar maledetti" riferendosi ai seguaci di Matteo Salvini e alla parlamentare del centro destra. I kuffar sono gli infedeli da passare a fil di lama secondo i tagliagole jihadisti che combattono in Siria ed Iraq.
Ora, io trovo tutto questo molto grave.
Noi abbiamo i nemici in casa.
Non ci dobbiamo preoccupare solo degli immigrati di religione islamica ma anche dei nostri concittadini che hanno scelto di passare all'Islam.
Una persona può legittimamente cambiare religione ed esprimere la sua nuova fede liberamente.
Però, qui si fa un attacco preciso.
Qui sono state attaccate delle persone (come il presidente Berlusconi, l'onorevole Daniela Santanchè ed i leghisti) e ci sono state delle espressioni atte ad incitare all'odio.
Una persona può anche cambiare religione.
Però, come ha detto anche il politologo Edward Luttwak, noi possiamo avere vicini di casa musulmani.Questo non vuole dire nulla.
Ci sono tante persone di buona volontà anche tra i musulmani.
Se, però, qualcuno di questi vicini di casa inizia a farsi crescere la barba, significa che qualcosa è cambiato.
Anche se si è fatto crescere la barba, non è detto che il musulmano in questione sia diventato un terrorista.
Però, sempre stando alle parole di Luttwak, se quel musulmano inizia a frequentare di più la moschea e a leggere di più il Corano significa che quel musulmano è diventato ancora di più musulmano.
Ora, nell'Islam vi è una componente storica che è legata all'uso della forza.
Persino nella biografia di Maometto si parla di questo.
Egli stesso si mosse usando anche la forza per portare la fede islamica.
Ergo, un musulmano che diventa ancora più musulmano potrebbe sentirsi chiamato a propagare la fede islamica anche usando la forza.
Questo è l'elemento che distingue l'Islam dall'Ebraismo e dal Cristianesimo.
L'Ebraismo non fece alcun proselitismo e non ne fa tuttora.
Inoltre, un ebreo che diventa più ebreo non farà certo nessun atto violento.
Al massimo farà la sua Aliyah in Israele.
Il Cristianesimo, almeno nei suoi primi secoli, si diffuse grazie alle predicazioni di San Paolo e degli altri predicatori.
Un cristiano cattolico che diventa più cristiano cattolico andrà a qualche messa in più e al massimo si farà prete.
Di certo, egli non non farà male a nessuno.
L'Islam, invece, si affermò per via militare.
Ci sono tante persone di buona volontà anche tra i musulmani.
Se, però, qualcuno di questi vicini di casa inizia a farsi crescere la barba, significa che qualcosa è cambiato.
Anche se si è fatto crescere la barba, non è detto che il musulmano in questione sia diventato un terrorista.
Però, sempre stando alle parole di Luttwak, se quel musulmano inizia a frequentare di più la moschea e a leggere di più il Corano significa che quel musulmano è diventato ancora di più musulmano.
Ora, nell'Islam vi è una componente storica che è legata all'uso della forza.
Persino nella biografia di Maometto si parla di questo.
Egli stesso si mosse usando anche la forza per portare la fede islamica.
Ergo, un musulmano che diventa ancora più musulmano potrebbe sentirsi chiamato a propagare la fede islamica anche usando la forza.
Questo è l'elemento che distingue l'Islam dall'Ebraismo e dal Cristianesimo.
L'Ebraismo non fece alcun proselitismo e non ne fa tuttora.
Inoltre, un ebreo che diventa più ebreo non farà certo nessun atto violento.
Al massimo farà la sua Aliyah in Israele.
Il Cristianesimo, almeno nei suoi primi secoli, si diffuse grazie alle predicazioni di San Paolo e degli altri predicatori.
Un cristiano cattolico che diventa più cristiano cattolico andrà a qualche messa in più e al massimo si farà prete.
Di certo, egli non non farà male a nessuno.
L'Islam, invece, si affermò per via militare.
Ora, i convertiti sono più esposti a questo rischio di fanatismo perché hanno entusiasmo nella loro fede.
Un uomo convertito all'Ebraismo potrebbe fare l'Aliya in Israele e non farebbe male a nessuno.
Un uomo convertito al Cristianesimo potrebbe andare tutti i giorni a messa e non farebbe male a nessuno.
Un uomo convertito al Buddhismo potrebbe decidere di fare l'asceta e ritirarsi in qualche monastero buddhista e non farebbe male a nessuno.
Un uomo convertito all'Islam (a meno che non scelga il sufismo o mantenga la ragione) rischia di portare la sua fede al limite, arrivando a contemplare l'uso della forza.
Questo è pericoloso.
Dobbiamo cercare di creare una critica ideologica verso l'Islam in modo da fare sì che anche gli stessi musulmani possano essere portati al dialogo.Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento