il premier (non eletto da nessuno) Matteo Renzi difende il suo ministro Maria Elena Boschi (il cui padre è stato coinvolto nella vicenda di "Banca Etruria) per salvare la sua poltrona.
Non basta la mozione di sfiducia individuale per il ministro Maria Elena Boschi (nella foto) del Movimento 5 Stelle, né quella della Lega contro il premier Matteo Renzi,
Forza Italia annuncia una mozione di sfiducia collettiva, contro il governo, dell'intero centrodestra.
E, quasi in un crescendo rossiniano, cerca l'appoggio di tutte le opposizioni.Il conflitto d'interessi familiare del premier e della titolare delle Riforme, connesso alle vicende di Banca Etruria (una delle 4 salvate dal fallimento dall'esecutivo e di cui era vicepresidente Pier Luigi Boschi), per la minoranza è così grave da mettere sotto accusa la squadra Renzi, a cominciare da Maria Elena.
Renzi che fa?
Renzi serra le file della sua maggioranza, imponendo a tutti di sostenere il suo ministro, per non andare al voto.
Io mi ricordo della sinistra che urlava contro il presidente Berlusconi, quando questi era al governo e quando faceva delle leggi che erano ritenute "ad personam".
Adesso che è stato un governo di centrosinistra a fare una legge riguardo ad una vicenda in cui è coinvolto un congiunto di un ministro, si vuole che tutto passi in cavalleria.
Questa è pura ipocrisia.
Il padre del ministro Boschi potrebbe anche essere una brava persona.
Io non lo conosco e non giudico.
Magari, lui potrebbe essersi trovato invischiato a suo malgrado.
Sono garantista.
Però, quel decreto fatto dal governo che prevedeva proprio il salvataggio della "Banca Etruria" (la banca di cui il padre del ministro era dirigente) ai danni degli obbligazionisti, sa di legge "ad personam".
Cordiali saluti.
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