Si è citato anche il noto film-documentario di Ernesto Pagano "Napolislam", di cui riporto qualche video preso da Youtube.
Ora, se un cristiano vuole farsi musulmano è liberissimo di farlo.
Dio ci ha creati liberi.
Io penso che queste conversioni siano dovute al fatto che la nostra società abbia perso l'identità ed i valori e l'Islam si è proposto come "alternativa" a questa società.
Io, invece, vorrei parlare di coloro che fanno il percorso inverso, i musulmani che scelgono di farsi cristiani.
Vi invito a leggere un articolo scritto "Documentazione.info" che è intitolato "Il fenomeno delle conversioni dall'Islam".
L'articolo risale al 2008.
Di questo riporto uno spezzone:
"Il battesimo di Magdi Cristiano Allam ha fatto notizia, ma è solo la punta di un iceberg gigantesco, le cui dimensioni esatte sono in larga misura ignote. I gravi pericoli cui va incontro chi abbandona la fede islamica rendono difficile le stime, ma le notizie disponibili lasciano intuire un fenomeno rilevante, forse persino in grado di modificare clamorosamente il futuro del mondo. Secondo il London Times, il 15% circa dei musulmani residenti in Europa hanno lasciato l’islam. In Gran Bretagna sono attorno alle 200mila unità e in Francia si calcola che ogni anno 15mila islamici diventino cristiani: più o meno 10mila cattolici e il resto protestanti.
Il calo in Africa
Nel 2006 lo sceicco Ahmad al-Qataani, intervistato da Al-Jazeera, pronunciò parole allarmate: «L’islam è sempre stato la principale religione dell’Africa e un tempo c’erano 30 lingue africane che si scrivevano in caratteri arabi. Il numero dei musulmani africani è attualmente di 316 milioni, metà dei quali sono nordafricani di cultura araba. Nella parte dell’Africa non araba il numero dei musulmani non eccede i 150 milioni. Quando si pensa che l’intera popolazione africana è di un miliardo di persone, ci si rende conto che in proporzione il numero dei musulmani è diminuito notevolmente rispetto all’inizio del secolo scorso. D’altra parte il numero dei cattolici è aumentato da un milione nel 1902 a circa 330 milioni. A questi si aggiungono 46 milioni di appartenenti ad altre confessioni cristiane. Ogni ora 667 musulmani si convertono al cristianesimo. Ogni giorno 16 mila musulmani si convertono al cristianesimo. Ogni anno 6 milioni di musulmani si convertono al cristianesimo. Sono numeri enormi».
La crescita numerica dell’Islam è dovuta all’alta natalità dei paesi islamici
È probabile che al-Qataani abbia gonfiato i numeri per accrescere l’allarme tra i propri correligionari, ma le sue dichiarazioni rivelano un trend sempre più chiaro: malgrado le minacce di morte e le persecuzioni che subiscono gli “apostati, nel mondo le conversioni dall’islam al cristianesimo sono molto più numerose di quelle in senso contrario. La crescita numerica dell’islam, che di recente (come ha riconosciuto il Vaticano) ha superato il cattolicesimo come religione più praticata nel mondo, si deve infatti quasi esclusivamente all’alta natalità dei Paesi islamici, i cui tassi di mortalità infantile si sono enormemente ridotti rispetto al passato grazie alla medicina occidentale.
La crescita del cristianesimo è dovuta alle conversioni
La crescita del cristianesimo, invece, si basa soprattutto sulle conversioni degli adulti. Come ha scritto il leader cristiano evangelicale Wolfgang Simpson, «negli ultimi due decenni sono arrivati a Cristo più musulmani che in tutti i secoli precedenti».".
Il calo in Africa
Nel 2006 lo sceicco Ahmad al-Qataani, intervistato da Al-Jazeera, pronunciò parole allarmate: «L’islam è sempre stato la principale religione dell’Africa e un tempo c’erano 30 lingue africane che si scrivevano in caratteri arabi. Il numero dei musulmani africani è attualmente di 316 milioni, metà dei quali sono nordafricani di cultura araba. Nella parte dell’Africa non araba il numero dei musulmani non eccede i 150 milioni. Quando si pensa che l’intera popolazione africana è di un miliardo di persone, ci si rende conto che in proporzione il numero dei musulmani è diminuito notevolmente rispetto all’inizio del secolo scorso. D’altra parte il numero dei cattolici è aumentato da un milione nel 1902 a circa 330 milioni. A questi si aggiungono 46 milioni di appartenenti ad altre confessioni cristiane. Ogni ora 667 musulmani si convertono al cristianesimo. Ogni giorno 16 mila musulmani si convertono al cristianesimo. Ogni anno 6 milioni di musulmani si convertono al cristianesimo. Sono numeri enormi».
La crescita numerica dell’Islam è dovuta all’alta natalità dei paesi islamici
È probabile che al-Qataani abbia gonfiato i numeri per accrescere l’allarme tra i propri correligionari, ma le sue dichiarazioni rivelano un trend sempre più chiaro: malgrado le minacce di morte e le persecuzioni che subiscono gli “apostati, nel mondo le conversioni dall’islam al cristianesimo sono molto più numerose di quelle in senso contrario. La crescita numerica dell’islam, che di recente (come ha riconosciuto il Vaticano) ha superato il cattolicesimo come religione più praticata nel mondo, si deve infatti quasi esclusivamente all’alta natalità dei Paesi islamici, i cui tassi di mortalità infantile si sono enormemente ridotti rispetto al passato grazie alla medicina occidentale.
La crescita del cristianesimo è dovuta alle conversioni
La crescita del cristianesimo, invece, si basa soprattutto sulle conversioni degli adulti. Come ha scritto il leader cristiano evangelicale Wolfgang Simpson, «negli ultimi due decenni sono arrivati a Cristo più musulmani che in tutti i secoli precedenti».".
Anche in Turchia ci sono notizie di musulmani che chiedono la Bibbia e che chiedono di ricevere il battesimo.
Questo ci deve fare riflettere, come ci deve fare riflettere la denuncia fatta da Magdi Cristiano Allam sul suo libro intitolato "Islam, siamo in guerra" secondo cui in molte chiese non si accetterebbero le conversioni di musulmani al Cristianesimo, per "paura di mettere a rischio il dialogo tra musulmani e cristiani".
Questo non può essere accettato, come non può essere accettato il fatto che un musulmano che (liberamente) si fa cristiano debba rischiare la vita perché i suoi ex-correligionari lo bollano come "apostata".
Secondo la Shari'a, che si rifà al Corano, un "apostata" rischia la vita.
Il murtadd (apostata) viene sanzionato con la pena capitale se l'atto non sia avvenuto per sfuggire alla morte o a un pericolo grave per sé o per i propri cari e se sia stato compiuto con la precisa intenzione (niyya) di abbandonare la "vera fede".
Ora, a mio giudizio, dal mondo islamico ci deve essere una presa di posizione ufficiale.
Ergo, un musulmano che si fa cristiano deve avere tutti i diritti, esattamente come un cristiano che si fa musulmano.
Dall'Islam deve venire questa voce.
Cordiali saluti.
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