leggete l'articolo scritto su "Panorama" da Janiki Cingoli, il quale è intitolato "E' l'Islam che deve isolare il cancro".
Non si può dire che i terroristi islamici non sono islamici.
Il terrorismo si forma nel brodo di coltura del Wahhabismo saudita, una versione decisamente integralista dell'Islam che legge il Corano in modo letterale.
Il Wahabismo considera chi pratica l'Islam in modo diverso come "apostata".
I wahabiti sauditi finanziano molte moschee in Europa, portando in esse la loro idea.
Pensiamo a quello che accade in Bosnia Erzegovina, ove l'Islam locale (che si rifà al sufismo e che è mistico) viene soppiantato a poco a poco dal Wahabismo proprio attraverso la costruzione di nuove moschee finanziate dai sauditi.
L'Occidente, per la questione dell'esigenza dell'avere il petrolio, non si è posto il problema per lungo tempo.
Però, oggi, ne sta vedendo gli effetti.
Il petrolio serve ma ad oggi noi facciamo fatica a condannare certe pratiche orrende che ci sono in Arabia Saudita.
Prima di tutto, però, non si può dissociare il terrorismo dall'Islam.
Non tutti i musulmani sono terroristi ma tutti i terroristi sono musulmani.
I musulmani perbene debbono isolare gli altri.
Per esempio, essi debbono denunciare chi tra di loro predica l'odio.
Finché l'Islam non inizierà a fare quest'opera di pulizia al suo interno, non ci potrà mai essere un confronto franco e leale tra esso e noi occidentali.
Cordiali saluti.
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