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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 10 dicembre 2015

Lettera aperta a don Giorgio De Capitani


Egregio padre Giorgio.

sto facendo un grande sforzo a chiamarla "padre" perché lei del ministro di Dio non ha nulla.
Ho letto l'articolo sul suo sito contro monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara, che lei ha definito "ultimo mohicano".
Ora, io trovo che le sue parole non offendano solo il presule che lei ha citato ma anche tutta la Chiesa.
Vede, "padre", un lavoro che io non farei mai è proprio quello del prete.
Sono molto devoto ma penso anche che un prete debba essere un uomo di pace.
Io ho il limite di non essere un uomo di pace perché prendo posizione in modo netto.
Questo è l'unico punto che io ho in comune con lei.
Però, lei sta davvero toccando il fondo.
Non solo lei non è un uomo di pace (ma è divisivo) ma non sul suo sito ed attraverso i video che pubblica su Youtube, lei sputa veleno contro le persone ed augura il male alla gente.
Ma non si vergogna?
Faccia un piacere a tutti noi: lasci il sacerdozio.
Per l'amor di Dio, lasci il sacerdozio.
Come può un uomo che ogni giorno insulta e maledice chi non gli è simpatico dire messa, toccare le particole dell'Eucaristia ed assolvere i peccati nella confessione?
Inoltre, lei arriva anche ad attaccare il Papa, a cui deve obbedienza!
Le ricordo che monsignor Negri obbedisce al Papa, pur criticandone certe prese di posizione, che effettivamente possono essere criticabili.
Si ricordi che le maledizioni tornano indietro.
Per il bene della Chiesa, lasci il sacerdozio.
Cordiali saluti.


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Ringrazio un caro amico di questa foto.