Cari amici ed amiche,
l'articolo scritto da Giuseppe Salvaggiulo sul quotidiano "La Stampa", il quale è intitolato " Finanziamento ai partiti risorti in Parlamento: 160 mila euro al giorno", dimostra che il finanziamento pubblico ai partiti esiste ancora.
La legge tanto voluta dal premier (non eletto da nessuno) Matteo Renzi non ha abolito il tanto vituperato finanziamento pubblico ai partiti.
Infatti, tale finanziamento finisce ai gruppi parlamentari, i quali ogni giorno (domeniche comprese) percepiscono 160 mila Euro.
In un mese si arriva a 4,8 milioni di Euro.
Nel 2014, il Partito Democratico ha incassato ben 20,5 milioni di Euro, il Movimento 5 Stelle ne ha incassati 7,1 e Forza Italia 7,4.
Forza Italia paga le fuoriuscite di deputati e senatori che hanno cambiato casacca.
Proprio le fuoriuscite hanno reso la "bocca del Parlamento" ancora più vorace.
Infatti, la nascita nuovi gruppi parlamentari significa che ci sono altri movimenti da finanziare.
I partiti spendono molti di questi soldi in feste.
Per esempio, il Partito Democratico spende più di 2 milioni di Euro all'anno e la metà di questi se ne va nelle famose Feste dell'Unità.
Oltre a ciò, tante spese dei partiti vanno anche negli staff dei parlamentari.
Insomma, anche questa volta Renzi ha dimostrato di parlato tanto ma di avere fatto poco, per non dire nulla.
Cordiali saluti,
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