leggete l'articolo di Magdi Cristiano Allam su "Il Giornale" che è intitolato "Che peccato la tv che fa parlare i taglialingue".
Sembra quasi la moda del momento o una nuova "malattia": l'"imamite".
Uso proprio un termine usato da Magdi Cristiano Allam.
In ogni talk show politico e in ogni trasmissione vi è un imam che parla e che magari dice cose non condivisibili..
I mass media si vogliono accaparrare le simpatie delle comunità islamiche?
Le istituzioni politiche e la Chiesa elevano gli imam a propri interlocutori istituzionali, a prescindere dal fatto che non sono né designati da un clero islamico (il quale non esiste), né sono rappresentativi di una "comunità islamica", che di per sé è frutto di una forzatura ideologica, e che in ogni caso non li ha eletti.
In ogni talk show politico e in ogni trasmissione vi è un imam che parla e che magari dice cose non condivisibili..
I mass media si vogliono accaparrare le simpatie delle comunità islamiche?
Le istituzioni politiche e la Chiesa elevano gli imam a propri interlocutori istituzionali, a prescindere dal fatto che non sono né designati da un clero islamico (il quale non esiste), né sono rappresentativi di una "comunità islamica", che di per sé è frutto di una forzatura ideologica, e che in ogni caso non li ha eletti.
In pratica, è stato "clericalizzato l'Islam".
Sul piano dell'informazione la giustificazione di questa voglia insaziabile di imam è la "par condicio", la regola che nasce in un contesto elettorale e che ormai prevale sulla nostra capacità di intendere e di volere. Ormai quando si parla di Islam, di terrorismo islamico o del velo delle donne musulmane, bisogna obbligatoriamente bilanciare la valutazione dell'esperto laico con l'opinione dell'imam.
Lo facciamo con la spinta emotiva e l'ingenuità intellettuale del buonismo, che ci portano a immaginare il prossimo automaticamente del tutto simile a noi, senza scomodarci a far riferimento alla ragione e ad entrare nel merito dei contenuti di ciò che effettivamente sostanzia l'Islam. Sul piano del comportamento delle istituzioni e della Chiesa, che si traduce ad esempio nella presenza del sindaco e del vescovo al fianco dell'imam nell'inaugurazione di una moschea, l'imputato per eccellenza è la dittatura del relativismo, che ci ha sottratto la nozione stessa di verità, portandoci a mettere sullo stesso piano il Cristianesimo e l'Islam, legittimando acriticamente Allah, il Corano, Maometto, le moschee e le scuole coraniche.
Lo facciamo con la spinta emotiva e l'ingenuità intellettuale del buonismo, che ci portano a immaginare il prossimo automaticamente del tutto simile a noi, senza scomodarci a far riferimento alla ragione e ad entrare nel merito dei contenuti di ciò che effettivamente sostanzia l'Islam. Sul piano del comportamento delle istituzioni e della Chiesa, che si traduce ad esempio nella presenza del sindaco e del vescovo al fianco dell'imam nell'inaugurazione di una moschea, l'imputato per eccellenza è la dittatura del relativismo, che ci ha sottratto la nozione stessa di verità, portandoci a mettere sullo stesso piano il Cristianesimo e l'Islam, legittimando acriticamente Allah, il Corano, Maometto, le moschee e le scuole coraniche.
Questo relativismo ci porterà alla rovina.
Cordiali saluti.
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