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lunedì 7 dicembre 2015

Da potenziale leader a "saltatore", il cammino politico di Angelino Alfano

Cari amici ed amiche,

su "Panorama" vi è un interessante articolo intitolato "Alfano, il ministro Zelig incollato al Viminale".
In tanti lo citano.
L'ex-ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo l'ha definito "Maggiordomo di Matteo Renzi".
L'ex-collega di partito Carlo Giovanardi l'ha definito "Utile idiota".
Meglio di lui ha fatto il leader della Lega Nord Matteo Salvini l'ha definito "Inutile cretino".
Tutti lo insultano ma egli, Angelino Alfano, resta inchiodato sulla poltrona di Ministro degli Interni e con i suoi ghigni egli dice di avere ragione.
Se ne'è fregato anche dei vigili del fuoco che gli hanno voltato le spalle in segno di protesta.
Debbo dire che ammiro molto e un po' invidio Alfano...come saltatore.
Io in ginnastica prendevo 4.
Lui prendeva 10 e lode, con i salti.
Infatti, egli riesce a fare tanti salti con la poltrona attaccata al deretano.
Pensiamo a quello che fece il 15 novembre 2013, quando abbandonò il presidente Berlusconi e saltò via dal centrodestra per mantenere in piedi il Governo presieduto da Enrico Letta e (ovviamente) non separarsi dalla poltrona.
Non contento, il 22 febbraio 2014, egli saltò via dalle braccia di Letta per approdare a quelle di Matteo Renzi.
Nel gennaio di quest'anno (però) Alfano ha rischiato di saltare...senza più la poltrona.
Infatti, si doveva eleggere il presidente della Repubblica e Alfano aveva stretto un accordo con il presidente Berlusconi per non votare Sergio Mattarella.
Renzi ha capito l'antifona e allora chiama Alfano e minaccia di levargli la poltrona.
Renzi che fa? Salta di nuovo tra le braccia di Renzi e vota Mattarella.
Alfano sa fare saltare anche gli altri.
Il 20 marzo 2015, egli ha fatto saltare (dalla sua poltrona) il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, per un Rolex.
Dal suo partito, il Nuovo Centrodestra, ci sono voci di disdoro che chiedono l'uscita dal Governo.
Alfano dice: "Uscire adesso sarebbe da pazzi".
Questa volta, saltare costa fatica, specie, visto che si rischia di lasciare la poltrona.
Egli promette al suo partito un ministero sostitutivo e propone Gaetano Quagliariello.
Ma Quagliariello non piace a Renzi ed il ministero non arriva.
Quagliariello minaccia di dimettersi dal partito ed Alfano dice: "Non trattengo nessuno".
Quagliariello se ne va ed Alfano (almeno questa volta) non salta.
Ora, nel Nuovo Centrodestra c'è chi punta ad un'alleanza organica con il Partito Democratico.
Anche gli esponenti di quel partito hanno imparato a saltare...dal centrodestra al centrosinistra.
Però, Alfano sappia una cosa: alla fine, saranno gli italiani a fargli fare il grande salto...dall'amata poltrona.
Quando si voterà, lui non avrà neppure il voto dei suoi familiari.
Basti pensare agli immigrati clandestini fatti entrare da lui e dal suoi premier Letta e Renzi.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.