leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Il vescovo s'inchina all'islam: "Pronto a fare marcia indietro sulle tradizioni"".
Vi invito a visionare questo video.
Il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, ha detto: "Sono pronto a fare marcia indietro sulle nostre tradizioni".
Perché se da una parte nelle scuole si registrano l'addio al presepe e la censura di "Tu scendi dalle stelle" in nome del rispetto dei "non cristiani", mentre la continua laicizzazione sta svuotando di significati il Santo Natale, ci si aspetterebbe che almeno i pastori della Chiesa facessero una levata di scudi. Si impuntassero, difendessero Gesù Bambino, il bue e l'asinello.
Ha detto questo in "nome del dialogo con i non cristiani", in primis i musulmani.
Il vero dialogo non si fa "togliendo ogni simbolo" ma facendo conoscere la nostra storia, la nostra cultura ed i nostri valori.
Il vero dialogo non si fa "togliendo ogni simbolo" ma facendo conoscere la nostra storia, la nostra cultura ed i nostri valori.
Ora, monsignor Cipolla è mantovano, come me.
Egli è stato parroco di Porto Mantovano.
A lui vorrei dirgli in modo informale e in dialetto mantovano: "Lassa star".
Traduco: "Lascia stare".
Non sono d'accordo con quello che ha detto il vescovo della città patavina.
Il migliore modo per uccidere una civiltà non è distruggerla con le armi ma toglierle le tradizioni, la cultura e persino la fede.
Cordiali saluti.
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