il recente fatto dell'Autostrada A19 Palermo-Catania ci deve fare riflettere.
Il viadotto "Imera", uno dei viadotti della succitata autostrada, ha ceduto.
Ora, il caso dell'Autostrada A19 Palermo-Catania è solo uno dei tanti.
Vi è (per esempio) il caso del ponte sul fiume che unisce il Comune di Bagnolo San Vito a San Benedetto Po, qui nella Provincia di Mantova.
Ponte di San Benedetto Po, Mantova, foto del quotidiano "Il Giorno". |
Viadotto "Italia", Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, foto del sito Sicurauto. |
Posso citare anche le gallerie "Tracoccia" e "Scianina", due tunnel dell'Autostrada A20 Messina-Palermo, che dal 2002 al 2012 erano stati chiusi per un movimento franoso.
Evidentemente c'è un problema di fondo.
I qualunquisti dicono: "E' la mafia a fare costruire male le infrastrutture".
Ora, certamente la mafia e le altre forme di criminalità organizzata tendono ad infiltrarsi negli appalti della costruzione di nuove infrastrutture.
Però, non diamo tutta la colpa alla mafia.
Prendiamo, ad esempio, la Variante di Valico, la nuova autostrada tra Bologna e Firenze.
Ora, la Variante di Valico ha presentato molti problemi nella costruzione, dalla presenza del gas nei monti in cui sono stati scavati i tunnel alle frane negli stessi.
Questo ha fatto aumentare i costi, tanto che l'amministratore delegato del Gruppo "Autostrade per l'Italia" SPA, il dottor Giovanni Castellucci, ha detto in un'audizione al Senato:
Qui la mafia non c'entra.
Fare le infrastrutture in Italia è difficile, perché si deve mediare con tutti (dai comitati di paese alle Regioni, passando per Comuni ed altri enti), e spesso non si valutano correttamente le varie criticità.
Da qui emergono i problemi.
Cordiali saluti.
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