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martedì 14 aprile 2015

L’ANEMONE


L’anemone è un fiore originario dell’Europa e dell’Asia orientale. Può anche nascere spontaneo nei sottoboschi, perché predilige i posti umidi e ama poco la luce diretta dei raggi solari. Il suo nome deriva dal greco “ánemos”, che significa “vento”.
Tale nome gli fu dato da Teofrasto, botanico greco (371 – 287 a.C), per la sua caratteristica di tremare a ogni soffio di vento. Teofrasto suddivise l’anemone in tre diverse categorie: il montano, che fiorisce alla fine della primavera; il pratese, che fiorisce in piena estate; il sativo che sboccia negli ultimi giorni d’inverno. Per gli Egizi l’anemone era il simbolo della malattia, mentre per gli Etruschi era il fiore dei morti. Nella mitologia classica, Anemone era una bellissima ninfa del corteo di Flora, dea della vegetazione e dei fiori, che aveva fatto innamorare due venti: Zefiro, il leggiadro vento primaverile e Borea, il freddo vento di tramontana. I due venti iniziarono a lottare tra di loro per contendersi il cuore dell’amata Anemone, ma scatenarono bufere e tempeste. Flora, risentita e ingelosita, decise di colpire con un incantesimo Anemone, trasformandola in un fiore bellissimo e legandola, in questo modo, ai sui innamorati per sempre. Infatti, la corte di Zefiro, vento di primavera, l’avrebbe fatta schiudere e la carezza di Borea, vento freddo, le avrebbe fatto disperdere precocemente i petali. È questo il motivo per cui l’anemone è un fiore di breve durata. Per il naturalista romano Plinio il Vecchio (23 – 79 d.C.), il fiore era dotato di virtù magiche. Invece, la tradizione cristiana narra che gli anemoni dal color rosso vivo nacquero dalla gocce di sangue cadute ai piedi della croce di Cristo. 

Nel linguaggio dei fiori la persona che regala l’anemone esprime un senso di abbandono o l’amore tradito. Il fiore è adatto a essere regalato a un amico, a un fratello, ai propri compagni, quando ci si sente trascurati e si desiderano più attenzioni. In tutte le culture, a causa della sua fragilità e della sua delicatezza, l’anemone è sempre stato considerato il simbolo dell’abbandono, della brevità delle gioie d’amore e dell’instabilità dei sentimenti.


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