Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Churchill contro l'Islam: "È pericoloso per l'uomo come la rabbia per i cani"".
Ringrazio l'amica e collaboratrice Silvia Morelli, che mi ha portato all'attenzione questo articolo.
Lo statista inglese Winston Churchill disse sull'Islam: "L'Islam? Per l'uomo è pericoloso quanto la rabbia per il cane".
Era il 1899, e nella prima edizione della sua relazione della guerra tra anglo-egiziani e Sudan Mahdista ("The River War") i toni del futuro primo ministro di Sua Maestà britannica non potevano essere più espliciti. Egli così scrisse: "Quale maledizione si abbatte sui Maomettani! Oltre alla frenesia fanatica, che è pericolosa nell'uomo quanto la rabbia lo è per il cane, vige qui un'apatia fatalistica e timorosa. Abitudini sconsiderate, sistemi agricoli trascurati... tutto questo vige dove vi sia presenza o governo dei seguaci di Maometto. Una sensualità depravata priva la loro vita di ogni grazia e raffinatezza".
Il problema vero sta nel fatto che tanta parte delle masse islamiche non abbia mai avuto un'istruzione vera se non il Corano.
Infatti, anche i musulmani più eruditi, quelli che hanno avuto un'istruzione vera, sono spesso attaccati dagli altri.
Bisogna certamente distinguere tra musulmani fanatici e musulmani moderati e pacifici.
Però, appena sentono il nome di Allah, tutti musulmani (fanatici e non ) si muovono.
Inoltre, da parte dei musulmani moderati non si sono mai sentite parole di condanna verso quello che fanno i loro correligionari fanatici.
Ora, per noi cristiani, Dio si fece uomo in Cristo.
Per i musulmani, Dio si fece carta nel Corano.
Tenendo conto del fatto che molti di essi non abbiano avuto un'istruzione diversa da quella del Corano il problema c'è.
Infatti, ciò che non risponde al dettame coranico rischia di essere visto come "eversivo" e "blasfemo" dai fanatici ed i moderato tacciono.
Questo è il problema.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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