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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 15 febbraio 2015

Rubare a San Pietro, per dare a San Paolo

Cari amici ed amiche,

vi parlo di uno dei più famosi detti popolari.
Questo detto popolare è tipico dei Paesi anglosassoni e recita:

"Rubare a San Pietro e per dare a San Paolo".

Questo detto risale alla metà del XVI secolo.
Siamo nell'Inghilterra del 1550, precisamente a Londra.
La cattedrale di San Paolo (che fu sostituita da quella che noi oggi vediamo e che fu realizzata da Christopher Wren tra il 1677 ed il 1708) subì gravi danni.
Infatti, con la dissoluzione dei monasteri operata dalla politica di re Enrico VIII (tra il 1536 ed il 1541) e la riforma protestante portata avanti dall'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer ed il Lord Protettore, il Duca di Somerset Edoardo Seymour, sotto l'egida di re Edoardo VI (1547-1553), ci fu un'ondata iconoclasta.
La riforma fu portata avanti a partire dal 1549.
Proprio nel 1549, un predicatore protestante sollecitò la distruzione degli interni della cattedrale.
Nel 1550, si vollero riparare i danni.
Secondo la tradizione, per riparare i danni, si espropriarono i beni dell'Abbazia di Westminster, la cui chiesa era dedicata a San Pietro.
Secondo alcuni, però, il detto potrebbe risalire a prima, a quando il teologo protestante ante-litteram John Wycliffe (1320-1384) disse:

"Come potrebbe Dio approvare che uno depredi Pietro e consegni il frutto di tale rapina a Paolo nel nome di Cristo?".

Dietro ogni detto vi è una storia.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.