leggete l'articolo de "Il Messaggero" che è intitolato "Torre Maura, pugni a maestra e compagni: bullo di 5 anni terrorizza la scuola".
In classe ieri c'era solo Marco (nome di fantasia), perché i genitori dei piccoli della sezione B e i loro figli hanno paura di prendere altre botte. Ha dell'incredibile quel che accade da mesi nella materna ed elementare Bachelet di via del Fringuello, Torre Maura (Roma). C'è un bambino di 5 anni che ha girato diverse scuole, che è considerato "violento" e sua madre che non ne vuol sapere e che appena può tira pugni alla maestra, calci ai papà, morsi ai bambini, minacce un po' a tutti. Da ieri le tre classi di materna sono quasi vuote, alla maestra dopo l'ennesimo ko è stato consigliato di mettersi in aspettativa.
Io trovo inquietanti due cose.
La prima è il fatto che la maestra sia stata messa in aspettativa.
Il fatto che la maestra sia stata messa in aspettativa è un segno di resa della scuola.
La seconda cosa che mi inquieta è il fatto che in generale la scuola lasci correre troppo spesso certi situazioni.
Con il bullismo, io ho avuto a che fare e posso dire che la cosa non è piacevole.
Il comportamento dell'istruzione è stato il classico atteggiamento del "lassez faire".
Basti pensare, per esempio, all'abolizione del voto in condotta nel 1998.
In nome del classico "buonismo di stampo sessantottino" non solo è andata in vacca la meritocrazia ma sono state scardinate anche le norme di rispetto tra persone.
Ergo, non solo la scuola di oggi non insegna più le nozioni ma essa non insegna più nemmeno ad essere persone civili.
Cordiali saluti.
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