il 31 marzo 1492, gli ebrei furono cacciati dalla Spagna.
Il re Ferdinando II d'Aragona (1452-1416) e la regina Isabella di Castiglia (1451-1504) decretarono la cacciata di "conversos" (ebrei convertiti al cattolicesimo e assimilati), "marranos" (ebrei formalmente convertiti al cattolicesimo ma segretamente fedeli alla loro vecchia religione) ed ebrei furono espulsi dalla Spagna.
Ora, questo fatto non sarebbe da imputare tanto alla Chiesa cattolica in sé.
Dopo la "Cattività Avignonese" (1306-1377) e lo Scisma d'Occidente" (1378-1417), il Papato perse molto del controllo che aveva sulla Chiesa.
Le Chiese dei Paesi come Francia, Inghilterra e Spagna finirono nell'orbita politica dei loro sovrani i quali misero gli occhi sui beni degli ebrei, che in quanto facenti parte di una parte del ceto borghese importante, erano diventati ricchi.
I sovrani usarono la storia della fede contro gli ebrei per arricchirsi dei loro beni.
Ricordo che ci furono anche dei cardinali che con gli ebrei ebbero rapporti proficui.
Un esempio, fu il cardinale Reginald Pole (1500-1558), un cardinale inglese che per poco non venne eletto Papa e protagonista della Controriforma.
Pole è una delle figure storiche che preferisco.
Durante il suo soggiorno a Venezia (anni 30 del XVI secolo), egli collaborò con l'ebreo fiammingo Giovanni Kempen nello studio filologico della Bibbia,
Quindi, il problema non fu religioso.
Cordiali saluti.
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