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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 12 febbraio 2015

A TAVOLA NEI PRIMI MONASTERI E NEI PRIMI CONVENTI


Nei monasteri, il rifornimento di cibo si svolgeva attraverso una serie di attività quotidiane regolate da lavori e mansioni ben determinati.
All’interno delle mura dei monasteri, i monaci coltivavano la terra e curavano l’orto e consumavano i prodotti che raccoglievano, lasciandone anche per la beneficenza ai più poveri, soprattutto nei periodi di carestia. Nella tradizione benedettina, il pasto si consumava in silenzio, ascoltando delle letture edificanti e si recitavano preghiere iniziali e finali. La tavola veniva preparata dal refettoriere che vi sistemava pane, vino, piatti, tovaglioli e cucchiai. Ogni monaco aveva il suo coltello, mentre la forchetta… non c’era ancora! In alcune stagioni era previsto un unico pasto serale, in altre stagioni c’era anche il pasto di mezzogiorno. Si consumavano legumi, pesce, ortaggi, uova, formaggi e frutta. La carne era concessa solo ai malati. Anche nei refettori dei conventi si consumava il pasto in rigoroso silenzio, ascoltando le buone letture proclamate dal pulpito da un frate incaricato. Era frequente l’uso della tovaglia, soprattutto nei conventi domenicani. Sulla tavola si trovavano bicchieri, scodelle, cucchiai e brocche, mentre mancava anche qui la forchetta e ogni frate aveva il proprio coltello! Si consumavano cereali, verdure, ortaggi, legumi, cipolle, pane, frutta. La carne era proibita, ma data solo ai malati. I domenicani, nei periodi di digiuno, si astenevano anche da uova e latticini. Nelle prime Costituzioni Francescane del duecento si raccomandavano pasti con un’unica portata, mentre erano proibiti i pasti sontuosi. La regola domenicana, invece, prevedeva, ogni giorno, due portate cotte.

1 commento:

  1. Pare che il "risotto alla pilota" (tipico piatto delle mie parti) sia nato in un convento.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.