L'Egitto è nel caos!
Il presidente egiziano Mohamed Mursi è stato deposto dall'esercito e al suo posto vi è Adli Mansour.
Ora, mi ricordo di quelli che attaccavano Hosni Mubarak, l'uomo che è stato presidente dell'Egitto dal 1981 al 2011.
Tutti dicevano che lui era un dittatore.
Magari, lo sarà anche stato ma con lui l'Egitto era stabile.
Inoltre, Mubarak aveva riconosciuto la legittimità dello Stato di Israele.
L'11 febbraio 2011, certa stampa cantava vittoria, con la caduta di Mubarak.
Ora, a distanza di due anni, l'Egitto è sull'orlo di una guerra civile.
Ci sono scontri, morti e feriti.
I fondamentalisti islamici, che avevano preso il potere con Mursi, ora creano il caos!
Purtroppo, i cristiani egiziani stanno pagando un prezzo altissimo.
Il video del sito del quotidiano "Libero" riporta scene raccapriccianti.
Giusto ieri, è stato anche ucciso un prete copto sul Sinai.
Questa cosa sta avendo effetti anche sull'Italia.
Basti pensare agli aumenti del costo del greggio.
Ora, voglio dire qualcosa anche sull'attuale atteggiamento dell'amministrazione di Barak Hussein Obama.
Leggete l'articolo del sito "Pivot to Asia" che è intitolato "Pivot to Asia: ecco l’agenda Obama per l’Estremo Oriente".
Ringrazio l'amico Angelo Fazio, che ha portato alla mia attenzione questo testo.
Stando all'articolo, pare che l'amministrazione americana voglia abbandonare il Medio Oriente per spostare le sue attenzioni verso la Cina.
Questo è vergognoso!
Mi ricordo di Obama che tanto caldeggiava la "Primavera Araba", che ha fatto cadere Mubarak.
Visto che ha caldeggiato tanto la "Primavera Araba", anche l'amministrazione Obama ha il dovere di assumersi la responsabilità di ciò.
Non si può caldeggiare una situazione e poi (di fatto) fuggire quando questa degenera!
Quella di Obama mi sembra una fuga.
Così non va!
Cordiali saluti.
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