Rispondo al commentatore, citando un articolo del sito dell'Unione dei Cristiani Cattolici Razionali.
Ne riporto codesto stralcio:
"Un prete sedevacantista di Palermo, don Alessandro Minutella, ha ricevuto ordine dall’arcivescovo Corrado Lorefice di allontanarsi ed interrompere i suoi tentativi di separare i suoi seguaci dalla comunione ecclesiale con i vescovi e il Papa.
Il sacerdote ha risposto ieri con queste parole (più sotto il video), pronunciate durante l’omelia: «Corrado, vescovo di Palermo, consegnandomi questo decreto hai compiuto una vera profanazione di migliaia di anime! Hai fatto un passo falso, hai profanato tante coscienze, sei causa di tanto dolore e di tanta sofferenza! Ne risponderai a Dio».
Don Minutella ha quindi scomunicato la Chiesa cattolica: «Addio falsa Chiesa, i tuoi sforzi per riempire le chiese di gente resteranno inutili perché non hai la benedizione di Dio. Sei solo una multinazionale della menzogna e della falsità, prostituta indegna venduta ai poteri del mondo e hai scommesso sulla scomparsa del cattolicesimo». Sembrano citazioni di Lutero, ma non lo sono, anche se assomigliano molto alle parole usate dal padre della Riforma protestante, che giustificò così la sua denuncia verso la Chiesa romana: «Il papato è diventato infedele al Vangelo, il Papa è l’anticristo e la sua Chiesa la meretrice babilonese».
Il prete palermitano ha proseguito: «La polizia di regime ha individuato in me il vero nemico da eliminare, reo di essere costretto a denunciare la manomissione ereticale in alto per rendere la solenne sposa di Cristo ridicola concubina del mondo. Ho un risalto nazionale e se continuano a perseguitarmi sarà internazionale! Ciò che stanno facendo, sollevandomi da parroco, è una sfida non a me, a voi, ma direttamente alla Madonna». Dopo aver accusato la Chiesa di «piacere al mondo» e aver sottolineato più volte quanto la sua parrocchia sia sempre «stracolma» di gente, (quindi, anche lui piace al mondo?), don Minutella ha annunciato convinta resistenza al «vescovo che accoglie gli immigrati», ovvero mons. Lorefice. «Vi dico, se altri hanno chinato il capo per le loro ragioni spirituali, io andrò avanti per la difesa della fede cattolica, rischiando così la vita. Io di qua non mi muovo!».
Poco dopo, però, ha cambiato idea: «Fuggiremo in luoghi clandestini, dove però ci precederà il soffio della Pentecoste. Questa Chiesa menzognera, che crea lei disaffezione, non noi che che difendiamo la verità cattolica, riuscirà a rendermi vagabondo e ramingo. Il cuore immacolato di Maria ha ingaggiato la battaglia finale mentre il Drago infernale trema, la falsa Chiesa è molto forte e ce ne andremo negli scantinati e nelle catacombe. Io sarò sospeso a divinis e ridotto allo stato laicale ma le loro manovre sanzionatorie non solo non le temo ma non le ritengo neanche efficaci, sono un onore per me».
“Noi” e “loro”, Don Minutella si è da solo separato dalla Chiesa dando così ragione al decreto del vescovo Lorefice: era reale e fondata la minaccia di violare la comunione ecclesiale. Il sacerdote ha anche tradito pubblicamente la promessa fatta davanti a Dio di portare al vescovo che lo ha ordinato, e ai suoi successori, «filiale rispetto ed obbedienza» (Pontificale Romanum). Estrapolando varie profezie, ha inoltre fatto riferimento a Papa Francesco come «il falso profeta» a capo «del corpo mistico dell’Anticristo: il corpo mistico sulla terra avrà il suo Giuda Iscariota e sarà il falso profeta, Satana lo assumerà dai vescovi». Ha poi concluso annunciando, a partire dal prossimo mese, l’inizio dei raduni della sua “nuova chiesa”, quella autentica, protestante verso i cattolici romani: «Svolgo il mio ruolo di profeta e il raduno si farà»".
Che il Papa possa essere contestato (con le giuste maniere) è lapalissiano.
Infatti, quando il Papa parla in un'intervista o dice delle cose non parlando ex-cathedra non vale il dogma dell'Infallibilità pontificia, come non vale per ciò che concerne le posizioni al di fuori dei dogmi.
Per esempio, quando il Papa esprime una posizione politica (come quelle in merito alla Palestina) io l'ho contestato.
Certamente, il Papa ha anche la responsabilità di dovere tenere unita la Chiesa.
Qualunque presa di posizione che metta in discussione l'unità della Chiesa può fare decadere il Papa dal suo ministero.
Quest'ultimo caso, però, rappresenta una situazione eccezionale.
In una situazione normale, quando il Papa parla ex-cathedra, come capo visibile della Chiesa, e a livello dogmatico, noi cattolici siamo tutti tenuti ad obbedire.
Nel caso di padre Minutella c'è stata semplicemente una disobbedienza verso il suo vescovo, l'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, ed il Papa.
In poche parole, il prete in questione non ha adempiuto al voto di obbedienza.
Anzi, oltre a ciò, egli ha bollato il Papa come un "falso profeta", ricordando quasi l'arcivescovo anglicano Thomas Cranmer (1489-1556) il quale disse (prima di essere arso al rogo) queste parole: "Quanto al papa, lo respingo come nemico di Cristo e come Anticristo con tutta la sua falsa dottrina”.
Questo ha provocato la scomunica per scisma (ossia per rottura della comunione con Roma) e per eresia, per via di alcune affermazioni, come quella secondo cui egli sarebbe in contatto diretto con la Madonna.
In passato, egli aveva affermato di avere poteri miracolosi.
Il presule in questione aveva iniziato a fare ciò già con il cardinale Paolo Romeo, predecessore di monsignor Lorefice alla sede di Palermo, che era stato insediato nel 2006 da Papa Benedetto XVI.
Quindi, padre Minutella si è di fatto autoescluso dalla Chiesa cattolica.
Negare l'autorità del Papa e dei vescovi porta esattamente a questo.
Inoltre, padre Minutella ha sconsigliato ai fedeli del suo gruppo di frequentare altre parrocchie.
Questo atteggiamento sembra più simile a quello di un capo di una setta che non a quello di un pastore di Santa Romana Chiesa.
Inoltre, padre Minutella ha sconsigliato ai fedeli del suo gruppo di frequentare altre parrocchie.
Questo atteggiamento sembra più simile a quello di un capo di una setta che non a quello di un pastore di Santa Romana Chiesa.
Ricordo che Papa Francesco ha scomunicato anche i fondatori dell'associazione "Noi siamo Chiesa", un'associazione di cattolici progressisti vicina all'ex-prete Vito Mancuso.
Quindi, Papa Francesco sarebbe un eretico?
Ma fatemi il piacere.
Non sarà un grande politico ma di certo Papa Francesco non è un eretico.
Contestiamo pure il Papa per via di certe sue prese di posizione politiche, come quella sui migranti o quella sulla Palestina, ma non neghiamone la sua autorità, se siamo cattolici.
Una cosa è contestare il malcostume di certi uomini della Chiesa ma ben altro è romperne l'unità.
Anche Martin Lutero (1483-1546) ebbe la buona e nobile intenzione di combattere un certo malcostume nella Chiesa del suo tempo ma sbagliò metodo e provocò un danno gravissimo alla cristianità.
Questo fu un dato di fatto.
Una cosa è contestare il malcostume di certi uomini della Chiesa ma ben altro è romperne l'unità.
Anche Martin Lutero (1483-1546) ebbe la buona e nobile intenzione di combattere un certo malcostume nella Chiesa del suo tempo ma sbagliò metodo e provocò un danno gravissimo alla cristianità.
Questo fu un dato di fatto.
Nessun commento:
Posta un commento