Dell'articolo, riporto questo stralcio:
"Quando prese il potere, Berlusconi era un Cavaliere del lavoro milanese, con tenuta viscontea in Brianza, molto ricco, forse il più ricco, parlava con tocco magico del paese che amava a tutti gli italiani, poi prendeva un sacco di voti da Funari tra le mortadelle e gli “avanti Di Pietro!”, prometteva i miracoli del lavoro, un milione di posti, e del taglio fiscale, meno tasse per tutti, rilanciava il tema nella forma-sonata della libertà, il suo nazionalismo era giocoso, calcistico,...".
Ora, contro il presidente Silvio Berlusconi è stata fatta una campagna di odio veramente becero, un odio che è stato fine a sé stesso.
Infatti, l'antiberlusconismo non è stato una contrapposizione tra idee ma è stato (semplicemente) l'odio verso una persona.
La prova è stata il fatto che gli antiberlusconiani abbiano governato male, quando sono stati al governo.
Da qui è nato il populismo.
Il populismo è nato dall'odio sociale e dall'ignoranza.
Il populismo è nato dalla cattiva politica, dalla politica di chi ha voluto disfare ciò che è stato fatto da chi ha governato prima di lui, per il semplice fatto che quest'ultimo si chiami Silvio Berlusconi.
Questa contrapposizione molto di pancia e poco di testa (a cui si è aggiunta la pessima azione degli ultimi quattro governo non nati con elezioni) ha esasperato il popolo e ha portato al populismo più becero.
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