"Vergognosa copertina dell'Espresso. Da una parte un migrante, un ragazzo di colore, "un uomo", dall'altra il ministro dell'Interno, un bianco, un subumano, un animale. C'è una sinistra impazzita, suicida, autolesionista, orrendamente spocchiosa, ultra-minoritaria, che fomenta la guerra civile, lo scontro prima culturale e ora pure etnico. Questa è demonizzazione eugenetica. E ottiene l'effetto opposto a quello sperato, o forse no. Una sorta di "difesa della razza" al contrario. Per me è come la copertina dell'Espresso sulla "strage di Gaza". Giornalismo da pulircisi il didietro".
Questa copertina de "L'Espresso" rappresenta ciò che non è il vero giornalismo.
Questa forma di giornalismo è vergognosa poiché non informa il cittadino ma semina odio.
Questo odio rischia di portare solo una cosa: altro odio.
Da qui possono venire fuori anche cose pericolose.
Questi signori de "L'Espresso" si rendono conto delle cose che pubblicano.
Ora, modestamente, su questo blog cerco di fare del mio meglio per non seminare odio contro le persone.
Si possono odiare le idee ma non le persone.
Quando ho proprio la tentazione di farlo, me ne esco con una battuta, magari anche un po' salace.
Le parole sono pietre.
Fanno semplicemente schifo! purtroppo i loro lettori la pensano così
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