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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 12 maggio 2018

Non vuole dare i ministeri chiave alla Lega

Come riporta "Il Giornale", sulla trattativa tra Movimento 5 Stelle e Lega vi sarebbe la mano del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Questo è lo stralcio dell'articolo che ne parla:



"Una presa di posizione chiara, netta ed inequivocabile sulla politica estera. Sergio Mattarella non solo la chiede, ma la pretende. Vuole che Salvini si esponga in prima persona, confermando senza esitazioni la collocazione dell'Italia nell'Alleanza atlantica e al fianco degli Stati Uniti. Una dichiarazione che rassicuri non solo Washington, ma anche le cancellerie europee in agitazione ormai da giorni (l'ambasciatore francese Christian Masset pare sia tra i più preoccupati). Come inquieto è lo stesso presidente della Repubblica, che in quanto a filoatlantismo non ha nulla da invidiare a Francesco Cossiga. D'altra parte, prima da vicepremier e poi da ministro della Difesa fu proprio Mattarella a seguire l'intervento italiano nella missione militare della Nato in Kosovo.

Così, nello scenario attuale e con l'alta tensione tra Usa e Russia all'orizzonte, è nelle cose che il Colle chieda garanzie. Il tweet di Salvini contro l'intervento americano in Siria, infatti, non è passato affatto inosservato a Washington. Così non è un caso che proprio ieri Guglielmo Picchi abbia provato ad aggiustare il tiro. «Non abbiamo dubbi, siamo nell'Alleanza atlantica senza se e senza ma», ha spiegato il deputato della Lega e consigliere per la politica estera di Salvini, che ha pure tessuto le lodi di Donald Trump e di Israele. Insomma, un prima manovra di assestamento che al Quirinale hanno sì apprezzato ma che non ritengono sufficiente. Sul Colle, infatti, si attende una parola chiara da Salvini in persona
.
È per tutto queste ragioni che nelle ultime ore il Quirinale sta giocando di sponda con Di Maio per contenere la Lega. Certo, il fatto che qualche anno fa Salvini abbia accusato Mattarella di essere un «venduto» arrivando persino a dubitare del fatto che fosse «sobrio», non ha aiutato a creare tra i due un buon rapporto. Ma la distanza è tutta politica, non certo personale. Distanza siderale se pare che il Colle - questo raccontano sia fonti del M5s che del Carroccio - avrebbe posto un veto su tutte quelle poltrone dove passano i dossier chiave della politica estera. E quindi non solo la casella di premier e vicepremier, ma anche quella di ministro degli Esteri e della Difesa, tutti snodi nevralgici se si arrivasse ad una crisi nei rapporti tra Stati Uniti e Russia. A preoccupare, infatti, sono soprattutto le posizioni filo Putin e il rapporto con Mosca. Qualche spiraglio, invece, si sarebbe aperto per la casella di sottosegretario alla presidenza (con forti dubbi per l'eventuale delega sui servizi). Nessun problema, invece, per la poltrona di ministro dell'Economia (sempre che ci vada Giancarlo Giorgetti) e dell'Interno.".

Ora, esprimo un mio parere.
A me sembra che si voglia fare un "governo destinato ad autodistruggersi" o (forse) un "governo fatto apposta per andare male".
In pratica, questo governo che starebbe nascendo da un accordo tra Movimento 5 Stelle e Lega sarebbe un governo confuso (come mostrerebbe già il programma) e molto debole.
Sembra che sia stato fatto apposta per essere così.
In questo modo, esso sarebbe influenzabile dall'esterno.
Oltretutto, fare in modo che la Lega, l'unico partito vero in questa ipotetica maggioranza,  non abbia influenza dentro l'esecutivo, consegnandolo di fatto ai populisti del Movimento 5 Stelle, dimostra già l'intenzione di portare alla nascita di un governo debole..
Sembra che si dia per scontato che i grillini governino male.
Se il governo giallo-verde andasse male, si potrebbe fare sì che dopo venisse un governo tecnico (tipo quello presieduto da Mario Monti) e la nostra democrazia sarebbe ancora commissariata.


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.