Comu hodie ancora faci...
da unni lu Suli surgìu
da l'aqua ammucciati...
accussì...cum li pedi...
pì Trinacria passannu...
unni lu diavulu poscia vinni...
supra lu ciumi ca fu...
a di Lucedio la batia...
comu ibi 'n Roncoferraro...
jancu lu risu arrivau...
cuntru fami et ogni pesta...
pì nobbili et paureddi...
comu pì ogni festa.
Italiano:
Come oggi ancora fa...
da ove il Sole sorse...
dall'acqua nascosti...
così...con i piedi...
per Trinacria passando...
ove il diavolo poi venne...
sopra il fiume che fu...
a di Lucedio l'abbazia...
come ivi in Roncoferraro...
bianco il riso arrivò...
contro la fame ed ogni peste...
per nobili e poveretti...
come per ogni festa.
Questa mia poesia (scritta in maccheronico siciliano ed in italiano) è dedicata al riso e alla Festa del Pesce che ci sarà qui a Roncoferraro, Mantova.
Ora, il riso venne dall'Estremo Oriente ed approdò in Mesopotamia nel IV secolo BC.
Di esso parlarono il geografo greco Megastene (350 BC -290 BC)e lo storico Strabone (64 BC-21 AD).
I Romani lo conobbero nel I secolo AD ma furono gli Arabi ad introdurlo in Europa, partendo dalla Spagna e dalla Sicilia.
Il Libro di Agricoltura di Ibn Al’Awwan (1150) descrive con minuzia le fasi della coltura.
Tuttavia, l’attestato più antico a prova della coltivazione del riso in Italia è a Firenze ed è datato 1468.
Da lì alla Panura Padana il salto fu breve.
Le coltivazioni di riso in Piemonte e in Lombardia risalgono al XVI secolo.
Centri come l'Abbazia di Lucedio (in provincia di Vercelli, a Trino Vercellese, nella foto) ed il Mantovano divennero importanti per il riso.
Dunque, questa è la storia.
Fonte: Sito "Riso italiano".
Il riso è uno dei miei primi piatti preferito! 😆
RispondiEliminaPiace anche a me.
RispondiElimina