Il Sud e l'assistenzialismo

Su "Panorama" vi è un articolo di Gianni Bocchieri che è intitolato "Formazione non carrozzone".
L'articolo parla del Mezzogiorno.
Nel Mezzogiorno non si riesce ad aiutare l'inserimento e così si perdono le risorse migliori.
Però, qualcosa si può fare.
Come dimostra la Sicilia, che dopo anni di paralisi ha fatto ripartire le politiche attive per l'occupazione.
Infatti, in Sicilia, il governo regionale del presidente Nello Musumeci ha implementato le politiche del lavoro che sono in vigore qui in Lombardia, attraverso la formazione.
Questo è un buon segno.
Il Sud paga (pesantemente) anni ed anni di assistenzialismo.
Negli ultimi 15 anni sono emigrate al Nord 1,7 milioni di persone.
Di questi, il 72% è rappresentato da giovani di età compresa tra 15 e 34 anni.
Questa gente che emigra non torna a casa e ciò è una perdita per il Sud.
Ora, il Sud ha grandi potenzialità.
Mio padre è abruzzese e mia madre è siciliana e conosco il Sud.
Una regione come la Sicilia ha più potenzialità anche della Lombardia.
Però, a causa dei cattivi governi passati, non è stata in grado di esprimerle.
Bisogna fare cessare questo assistenzialismo.
Di sicuro, la proposta del reddito di cittadinanza non fa cessare questo assistenzialismo ma rischia solo di creare deficit nel Paese.