Arbitro senza VAR. Nota di Vito Schepisi

Questa è la nota dell'amico Vito Schepisi su Facebook:
"Tutta l'Italia sa che c'è una maggioranza in Parlamento pronta a sostenere un governo di centrodestra. E' una maggioranza che per il 43% è composta dagli eletti del centrodestra e per il restante 7% da una composita convergenza di parlamentari del gruppo misto, di persone responsabili che pensano al Paese e di eletti che difendono la loro presenza in Parlamento.
Non so se sia morale, ma farla (la morale) è da ipocriti dopo che nella legislatura appena lasciata i cambi di casacca, per opportunismo, sono stati più di 500.
Il Paese ha votato per il cambiamento segnalando tre emergenze: lavoro, sicurezza e tasse.
Sono le tre emergenze che disegnano l'identikit del centrodestra.
Non si capisce perché il Capo dello Stato preferisca far ricorso ad un governo che comunque lo si voglia far passare (tecnico, di tregua, di garanzia) non avrà la maggioranza in Parlamento, invece di dare l'incarico a chi ha vinto le elezioni.
Mattarella è come un arbitro che non assegna un gol regolare, senza neanche consultare il VAR.".

Ringrazio Vito.
Continuo a non capire il fatto che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, veda come un tabù una persona come Matteo Salvini sulla poltrona di premier.
Il centrodestra ha quasi vinto le elezioni del 4 marzo scorso.
Quindi, il premier dovrebbe essere espressione del centrodestra.
Se poi non riuscisse ad avere i voti necessari per governare, il governo resterebbe comunque operativo per sbrigare gli affari correnti ed urgenti, prima di nuove elezioni, che (a mio modesto parere) sarebbe bene indire in autunno.
Ora, il fatto che Mattarella non dia l'incarico a Salvini deve fare riflettere.
Infatti, anche quella un "governo neutrale" (che il presidente della Repubblica vuol proporre) sembra ad oggi una strada non percorribile.
Non ci sarebbe la maggioranza neppure per questo tipo di governo.
Dunque, la posizione del capo dello Stato è incomprensibile.
Intanto, nel mondo continuano ad accadere tante cose e l'Italia resta indietro.