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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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mercoledì 8 novembre 2017

Movimento 5 Stelle ed antisemitismo, parte II

Rispondo a questi commenti che ho ricevuto all'articolo intitolato "Movimento 5 Stelle ed antisemitismo":
"Ma che FI abbia beneficiato della forza elettorale di genovese (tramite il figlio) pure è un fatto.Insomma, se cancelleri avrebbe fatto bene a tacere, pure lei avrebbe fatto bene a fare altrettanto. Così come è biasimevole tacciare un intero partito di associazione a delinquere, così mi pare biasimevole appioppare sullo stemma di un partito il segno proprio di chi ha ucciso 6 milioni di ebrei. Non mi pare infatti che il m5s, condivisibilità o meno delle sue idee a parte, abbia mai incitato ad uccidere chicchessia.
Scorgo quanto meno una incoerenza di trattamento nelle sue idee: i suoi non possono essere offesi, lei però può offendere gli altri, anche ferocemente (considera il m5s alla stregua del nazismo: e che diamine!).
È dialettica politica, è sconto democratico di idee (anche 'bollente'), ma tutto deve concludersi qui. E mi trovo d'accordo proprio con Salvini che ha usato la parola 'rispetto'. Ecco, segua Salvini
.



Insomma, non trovo affatto giusto ciò che lei ha fatto. Soprattutto poi se lo ha fatto poco prima di difendere FI dalla biasimevoli accuse di cancelleri.
È incoerente, lapalissianamente.

E sia chiaro, emblema nazista a parte, non mi pare nemmeno carino tacciare chicchessia (o addirittura un partito) di antisemitismo. Questa è un'accusa molto grave, infamante. Del resto tra chi dice 'cose non carine' contro gli israeliani e chi è antisemita ce ne passa. Ora, lei mi dirà che talvolta chi critica Israele è antisemita. Ciò è vero, ma è anche vero che talvolta chi critica Israele esprime un'idea politica contro lo Stato di Israele e non contro la razza ebraica. Tra criticare Israele e propugnare la distruzione della razza ebraica credo ce ne passi.
Non è bello estremizzare così tanto la lotta politica. La lotta politica è legittima, la demonizzazione dell'avversario no. E lei che è berlusconiano (e la rispetto per questo, pur non condividendola) dovrebbe saperne qualcosa.
Sommessamente, saluti.
Ps se tutti gli antisemiti sono antiisraeliani, non è vero il contrario. Su questo credo che debba convenire. Mai sentito infatti il di Battista di turno proprugnare l'uccisione di ebrei in quanto ebrei. Del resto ci sono ebrei che criticano Israele (prenda Ovadia o Lerner) e ovviamente non possono essere antisemiti. Si deve calmare, lei è troppo arrabbiato.".

Rispondo al commentatore, che ha preferito l'anonimato, citando un articolo de "Il Foglio" che è intitolato "Intifada a 5 Stelle".
L'articolo è di Giulio Meotti.
Ne riporto un pezzo:

"Due anni fa, i Cinque stelle, assieme ad altri “parlamentari per la pace”, invitarono a Montecitorio Omar Barghouti, il fondatore del movimento per il boicottaggio di Israele, che accusa lo stato ebraico di “nazismo”. Stavolta il palcoscenico doveva essere il Campidoglio, dove la giunta Raggi aveva concesso una sala al boicottaggio d’Israele. Relatrice Ann Wright, leader della Freedom Flotilla, l’imbarcazione che sotto la bandiera umanitaria aveva cercato di portare solidarietà a Hamas. Decisivo il ruolo dell’ex vicesindaco Daniele Frongia, attuale assessore allo Sport, legato alla filiale italiana di quell’International Solidarity Movement che promuove “campagne di resistenza non-violenta nei Territori palestinesi” e per il boicottaggio di Israele. Frongia e i Cinque stelle avevano già organizzato in Campidoglio eventi come quello sugli “Accordi di Oslo”, dove avevano invitato Diana Carminati, l’autrice di “Boicottare Israele”. Ieri alcune associazioni, come il Progetto Solomon, avevano chiesto al sindaco Raggi di impedire di “trasformare uno spazio comune in un palco da cui arringare sull’estromissione di aziende e docenti” israeliani. L’incontro è saltato, dopo che si è sfilato uno degli oratori, Stefano Fassina: “Favorire il dialogo”.".

Ora, io non mi permetto mai di attaccare le persone ma che il Movimento 5 Stelle abbia degli atteggiamenti ostili verso Israele è un fatto.
Su questo non può esserci discussione.
L'ostilità verso Israele parte dall'ostilità verso il popolo ebraico.
Il confine tra l'ostilità nei confronti di Israele e l'antisemitismo è labile.
In tanti Paesi ci sono soprusi di ogni tipo.
Eppure, gran parte delle campagne di boicottaggio e varie manifestazioni sono state fatte contro Israele.
Israele si difende dai terroristi.
Dunque, essere contro Israele equivale ad essere contro gli ebrei, almeno nella stragrande maggioranza dei casi.
Il commentatore ha citato certi "intellettuali"  di religione ebraica come Moni Ovadia e Gad Lerner.
Lerner ed Ovadia sono molto criticati anche da molti degli stessi ebrei.
Questo è tutto un dire.
Inoltre, coloro che sono definiti "intellettuali" non rappresentano certo la società nel suo insieme.
Che il Movimento 5 Stelle debba essere battuto sui contenuti (come ha detto il leader della Lega Nord Matteo Salvini) è ovvio ma bisogna dire le cose come stanno.
Semmai, dovrebbe essere il Movimento 5 Stelle a chiarire le sue posizioni su certi temi.

2 commenti:

  1. Ma il boicottaggio di Israele è una cosa e il propugnamento della distruzione della razza ebraica un'altra.
    Il boicottaggio, condivisibile o meno che sia, è azione politica. L'uccisione di essere umani in quanto tale è un crimine.
    Le due cose non possono essere nemmeno accostate.
    Alla politica antiistaeliana, seppur talvolta estrema, si risponde con la politica, non resuscitando impropriamente mostri e crimini. Del resto lo dice lei stesso: Lerner e Ovadia sono 'criticati' e allora, se essi sostengono le stesse cose del m5s, quest'ultimo va ripagato con la stessa moneta (quella politica).
    E lo dice ancora lei stesso: la politica non è una guerra e il clima va rassenerato. Onde, se vergognoso (parole sue) è l'atteggiamento di cancelleri che ha parlato di vittoria macchiata di impresentabili, allora come dobbiamo definire chi chiama nazisti tout court gli avversari politici?
    Su, lei esagera e tra l'altro si mostra pure incoerente: ripaga cancelleri con un'accusa mille volte peggiore. Ma davvero mille volte.
    Comunque,tornando ad israele: io talvolta (e ripeto talvolta, quindi non sempre e comunque) biasimo la politica di Israele. Ma non vedo che cavolo c'entri la mia posizione politica con l'antisemitismo. Ma che, voglio forse la morte degli ebrei considerandoli per razza il male del mondo? Ma scherziamo? Ci sono pure stato in Israele, in vacanza,e mi è piaciuta tanto, in primis la gente. Non c'entra nulla, assolutamente.
    Mi viene i mente infatti la solita accusa di razzismo a chiunque dica stop all'immigrazione. Ecco, lo stesso fa lei: chiunque si azzardi a parlar male di Israele è...nazista! E che diamine.
    Oppure, se lei ritiene che il m5s sua un partito nazista lo faccia pure. È libero di pensare ciò che vuole. Ma allora si tenga le accuse di cancelleri. E a quel punto auguro a entrambi: buona guerra!
    Per me la politica è altro, anzi ben altro: è confronto, anche scontro, ma sempre nei limiti del rispetto e del reciproco riconoscimento. Io nazista, mafioso o impresentabile non l'ho mai detto a nessun partito. Ci possono essere dei singoli così, ma di partiti di tal fatta io, per fortuna, non ne vedo.
    Nessuna polemica, quindi. Pensi ciò che vuole: è libero. Il m5s è un partito nazista? Ok, allora prepari i fucili.

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  2. Ma quali fucili?
    Il Movimento 5 Stelle può essere battuto con la serietà e le buone idee.
    Veramente, è stato il Movimento 5 Stelle ad iniziare ad usare certi toni.
    Mi viene in mente Beppe Grillo che (nel 2013) urlava dal palco queste parole:

    "Arrendetevi, siete circondati!".

    Ricordo altre uscite di esponenti del Movimento 5 Stelle...un partito che sa solo protestare e fare populismo senza proporre.

    RispondiElimina

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".