L'arte rifletté ciò. Lo possiamo vedere ancora oggi.
Nell'Alto Medio Evo, dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 AD) alla fine del X secolo AD, vi era una cultura che cercava di rifarsi romanità.
Dalla antiche basiliche romane si prese il modello per costruire le chiese cristiane, aggiungendo il transetto, dare agli edifici di culto la pianta a croce.
Dalla fine del X secolo, si iniziò a parlare di arte romanica, che fu il culmine dell'arte dell'arte del periodo carolingio.
Questo stile nacque in Francia ma rifletté gli ideali politici dell'Impero Romano d'Occidente, di cui il Sacro Romano Impero di Carlo Magno (che fu fondato nell'800 AD) ed il Sacro Romano Impero della Nazione Germanica restaurato dagli imperatori sassoni nel 962 AD rivendicarono l'eredità.
L'Europa di quel periodo fu retta dal Papa e dall'imperatore, tra i quali i rapporti non furono sempre buoni, nonostante l'uno non potesse prescindere dall'altro.
Infatti, l'imperatore aveva bisogno del riconoscimento da parte del Papa, per potere esercitare la sua funzione.
Il Papa avrebbe avuto forti difficoltà ad esercitare il suo magistero senza l'imperatore.
Questa situazione si mantenne fino al XIII secolo.
Nel XIII secolo successe dei fatti nuovi.
Dopo avere sconfitto gli Inglesi nella Battaglia di Bouvines il 27 luglio 1214, il re di Francia Filippo II Augusto (21 agosto 1165-14 luglio 1223) ebbe pieno riconoscimento da parte del Papa come re di Francia, se pur formalmente fu San Luigi IX (25 aprile 1214-25 agosto 1270) ad avere questo titolo.
Questo riconoscimento del "re di Francia come imperatore del suo regno" da parte del Papa rese i sovrani pari agli imperatori del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica.
L'intento del Papa fu quello di creare un contrasto all'imperatore Federico II di Svevia (26 dicembre 1194-13 dicembre 1250), il quale aveva accerchiato Roma, essendo stato anche re di Sicilia.
Inoltre, grazie alle Crociate, si appresero elementi di architettura araba.
A fare ciò furono i Cavalieri Templari, che erano per lo più francesi e che gestivano molte gilde di architetti che costruivano chiese.
Con la ripresa dell'economia nel Basso Medio Evo, cambiò anche l'atteggiamento dei cristiani, che vollero passare così dall'intimismo religioso delle chiese romaniche alla solennità della grandi chiese gotiche.
Così nacque lo stile gotico, uno stile che all'austerità del romanico contrappose la leggerezza, la solennità e la luminosità, con archi a sesto acuto, sculture fatte con grande plasticità e realismo e grandi vetrate istoriate.
Le sculture, le vetrate e la pittura, che abbandono la fissità bizantina, dovevano raccontare la storia dei fatti accaduti nella Bibbia.
Era un'arte rivolta a tutti, dal re al poveretto.
Quest'arte, però, "parlava francese" e si sviluppò proprio quando la Francia ed il suo sovrano vennero riconosciuti al pari del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica e del suo imperatore, che qualche tempo dopo caddero in disgrazia.
Il 13 dicembre 1250, l'imperatore Federico II morì scomunicato e sconfitto e per l'Impero iniziò il declino.
Egli fu dichiarato deposto dal Papa nel 1245.
Suo figlio, l'imperatore Corrado IV (25 aprile 1228-21 maggio 1254) non fu nemmeno incoronato e ci fu il Grande Interregno, un periodo in cui non ci furono imperatori, il quale durò fino al 1274.
Al contrario, la Francia fu in ascesa, anche se (purtroppo) la non portò benefici al Papa.
Quello che accadde nel XIV secolo ne fu la dimostrazione.
Comunque, l'arte gotica fu espressione di una preponderanza della Francia. Del resto, dalla Francia venivano anche i sovrani inglesi, come quelli di altri Stati.
Pensiamo a Gerusalemme e Cipro.
Il gotico arrivò in tutta Europa.
Pensiamo (ad esempio) al gotico inglese.
La foto qui sopra mostra l'interno della cattedrale di Lincoln.
In Europa nacque così quella condizione che si sarebbe protratta nei secoli a venire.
Basti pensare agli scontri tra il re di Francia Francesco I di Valois (12 settembre 1494-31 agosto 1547) e l'imperatore Carlo V d'Asburgo (24 febbraio 1500-21 settembre 1558).
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