puru si a l'occhi di Diu justu...
Nicudemu...cà cum lu Signuruzzu parrau...
accussì di notti cà vinni...
et comu iddu...ju nun sugnu...ammucciatu...
nec...comu suttu re Arricu...cà fu...
l'arciviscuvu Tummasu...l'abbruciatu...
pirchì di mia...nenti ju nascunnu...
ma sempri parru certu 'n faccia...
da quannu accuminzu...a lu funnu!
Italiano:
Che il vero pensiero certo nascose...
pure se agli occhi di Dio giusto...
Nicodemo...che con il Signore parlò...
così di notte che venne...
e come lui...io non sono...nascosto...
né...come sotto re Enrico...che fu...
l'arcivescovo Tommaso...l'arso...
perché di me nulla io nascondo...
ma sempre parlo certo in faccia...
da quando inizio...al fondo!
Questa mia poesia, scritta in maccheronico-siciliano e in italiano, parla del nicodemismo.
Il nome "nicodemismo" deriva da Nicodemo.
Nicodemo fu uno dei membri del Sinedrio ebraico che vissero al tempo di Gesù Cristo.
Egli fu un discepolo di Cristo ma per lungo tempo nascose ciò.
Va ricordato, però, nel popolo ebraico del tempo vi erano forti conflitti.
Pensiamo al Sinedrio, la maggioranza del quale era connivente con il potere romano, e agli zeloti, che erano contro i Romani.
Dunque, quando si parla della situazione dei Cristo che "sarebbe stato ammazzato dagli ebrei" (cosa non vera) e dei primi cristiani che ebbero i problemi con gli ebrei, si deve sempre parlare di uno scontro tra giudei.
Anche dopo che venne Gesù, San Pietro, gli Apostoli e coloro che accettarono la dottrina di Gesù Cristo erano rimasti fedeli all'Ebraismo.
Per esempio, continuavano ad andare al Tempio di Gerusalemme...alla faccia degli antisemiti.
Solo con la nascita della Chiesa di Antiochia (38 AD) i cristiani si divisero dagli ebrei, poiché questa comunità fu la prima ad essere stata fondata da cristiani di origine pagana.
Con ogni probabilità, Nicodemo nascose le sue idee per timori di attacchi da altre fazioni.
Il termine "nicodemismo" fu creato da Giovanni Calvino (1509-1564) e stava ad indicare una dissimulazione ideologica delle proprie idee, specie per ciò che concerneva la religione.
Con questo termine, Calvino indicava coloro che simpatizzavano per il protestantesimo ma che ufficialmente restavano cattolici.
Per Calvino questo era inaccettabile.
La simulazione, sempre secondo Calvino, implicava infatti una svalutazione degli apparati ecclesiastici, rimettendo in discussione la loro necessità storica ma anche l'essenza stessa della religione, risolta nella fede interiore, per sua natura individuale e non incanalabile in quadri dogmatici e istituzionali definiti. Nel contempo, consentiva di non rompere con il proprio ambiente di riferimento, offrendo una via di compromesso. Proprio in quanto risposta di sopravvivenza alla crisi della divisione confessionale della società cristiana, il nicodemismo si diffuse in tutta l'Europa.
Nicodemo fu uno dei membri del Sinedrio ebraico che vissero al tempo di Gesù Cristo.
Egli fu un discepolo di Cristo ma per lungo tempo nascose ciò.
Va ricordato, però, nel popolo ebraico del tempo vi erano forti conflitti.
Pensiamo al Sinedrio, la maggioranza del quale era connivente con il potere romano, e agli zeloti, che erano contro i Romani.
Dunque, quando si parla della situazione dei Cristo che "sarebbe stato ammazzato dagli ebrei" (cosa non vera) e dei primi cristiani che ebbero i problemi con gli ebrei, si deve sempre parlare di uno scontro tra giudei.
Anche dopo che venne Gesù, San Pietro, gli Apostoli e coloro che accettarono la dottrina di Gesù Cristo erano rimasti fedeli all'Ebraismo.
Per esempio, continuavano ad andare al Tempio di Gerusalemme...alla faccia degli antisemiti.
Solo con la nascita della Chiesa di Antiochia (38 AD) i cristiani si divisero dagli ebrei, poiché questa comunità fu la prima ad essere stata fondata da cristiani di origine pagana.
Con ogni probabilità, Nicodemo nascose le sue idee per timori di attacchi da altre fazioni.
Il termine "nicodemismo" fu creato da Giovanni Calvino (1509-1564) e stava ad indicare una dissimulazione ideologica delle proprie idee, specie per ciò che concerneva la religione.
Con questo termine, Calvino indicava coloro che simpatizzavano per il protestantesimo ma che ufficialmente restavano cattolici.
Per Calvino questo era inaccettabile.
La simulazione, sempre secondo Calvino, implicava infatti una svalutazione degli apparati ecclesiastici, rimettendo in discussione la loro necessità storica ma anche l'essenza stessa della religione, risolta nella fede interiore, per sua natura individuale e non incanalabile in quadri dogmatici e istituzionali definiti. Nel contempo, consentiva di non rompere con il proprio ambiente di riferimento, offrendo una via di compromesso. Proprio in quanto risposta di sopravvivenza alla crisi della divisione confessionale della società cristiana, il nicodemismo si diffuse in tutta l'Europa.
Un esempio di Nicodemismo fu quello dell'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (citato nella mia poesia, 1489-1556).
Cranmer era filo-protestante.
Egli stette anche a Norimberga, ove sposò la nipote del teologo luterano Andreas Osiander, Margaret (1489-1571), nonostante fosse stato ordinato nella Chiesa cattolica.
Nel 1533, Cranmer divenne arcivescovo di Canterbury e giocò un ruolo fondamentale nell'annullamento del matrimonio tra il re Enrico VIII (1491-1547) e la regina Caterina d'Aragona (1485-1536) e nel successivo scisma anglicano del 1534.
Egli tenne nascoste le sue idee (e la moglie) anche dopo che il re ruppe con la Santa Sede, poiché quest'ultimo non voleva cambiamenti nella Chiesa inglese, nonostante lo scisma.
Anzi, specialmente dopo il 1539, quando il re fece approvare i "Sei Articoli", che mantennero la Chiesa anglicana vicina ai dogmi cattolici, i protestanti erano perseguitati.
Soltanto con la morte di re Enrico VIII e la salita al trono del figlio di questi Edoardo VI (1537-1553), Cranmer espose le sue idee e modificò la Chiesa inglese sul protestantesimo.
Con la salita al trono della regina Maria I (1516-1558), Cranmer cercò di dissimulare di nuovo le sue idee e firmò le abiure ma venne deposto ed arrestato nel 1555.
Prima dell'applicazione della sentenza di condanna, Cranmer salì sul pulpito e disse:
Portato sulla pira per essere arso, egli stese la mano con cui firmò le abiure sulle fiamme ed urlò:
"Questa mano ha offeso!".
Nella poesia, ho esteso il significato della parola "nicodemismo" alle idee in genere.
Io non dissimulo.
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