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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 21 novembre 2017

L'orrore esiste, anche se abbiamo dubbi sulle circostanze e sui luoghi. Nota di Vito Schepisi

Ringrazio l'amico Vito Schepisi di questa sua nota:


"Vero? falso? In Italia siamo al punto che si deve dubitare di tutto, Istituzioni comprese. Voglio augurarmi che sia una bufala o una "fake News", come piace dire a chi strilla e s'agita solo quando a porre dubbi e questioni, e a denunciare il degrado, sono quelli che lei chiama "razzisti" e "xenofobi", ovvero "omofobi" o addirittura "fascisti", altrimenti tace.
Ma queste cose accadono davvero? A prescindere che sia capitata o meno a Padova e che se ne sia venuti a conoscenza, ma capiamo davvero?
Sembra di si, anche se si fa finta di non vedere e di non sapere. L'informazione spesso arriva quando i fatti si trasformano in tragedia e se c'è qualcuno che solleva il coperchio dell'infamia.
Ci hanno mai detto, o abbiamo mai saputo, quante bambine sono state rese schiave in Italia? Sappiamo quante sono state uccise? Di quante hanno detto che sono tornate ai loro paesi d'origine presso i parenti? Sarà vero? Quanti non parlano perché hanno paura? Quante violenze le ragazzine in tenera età subiscono in silenzio? A quante ragazze è stato impedito di proseguire i corsi scolastici?
E cosa vale allora parlare di integrazione?
Posso capire che ci sia integrazione con popoli che abbiano una diversa cultura e che nutrano sentimenti religiosi diversi dai nostri, ma come si può integrare la nostra cultura con chi rende schiave le donne e violenta le bambine? Come con chi costringe le proprie figlie a maritarsi in giovane età con anziani, le mutila e giudica immorali e peccatrici le donne libere da inibizioni e sottomissioni che si porgono in modo spontaneo ai rapporti d'amicizia e d'affetto con chi è di sesso opposto?
Siamo nel bel mezzo di una discesa in cui fermarsi è diventato difficile, ma se non ci si ferma si finisce per precipitare nel profondo di un abisso senza luce e senza speranza
.
Siamo come quelli che dopo aver vissuto anni di crescita di civiltà nei rapporti tra uomini e donne, improvvisamente rischiano di precipitare all'indietro in un mondo che non ha mai fatto parte della nostra cultura.
Come quelli che dopo aver conosciuto il pluralismo, la democrazia, la libertà, si piegano all'intolleranza, rischiando di finirne vittime e schiavi.
Eppure basterebbe rileggessi la storia e meditare sulle incursioni dei Saraceni in Italia, in Sardegna, in Sicilia.
Basterebbe leggersi qualcosa sull'invasione e la conquista islamica della penisola iberica un cui tra il sangue e le violenze, persino le chiese venivano usate come luoghi di profanazione e di stupro
.".

Questa nota è un commento ad un articolo de "Il Giornale" che parla di una bimba che sarebbe stata data in sposa ad un adulto di 35 anni.
La bimba sarebbe stata stuprata dallo sposo e sarebbe finita all'ospedale con un'emorragia interna.
Il fatto sarebbe accaduto a Padova, ove due famiglie islamiche si sarebbero accordate per fare questo scempio.
Uso il condizionale perché pare che gli inquirenti abbiano smentito.
Io mi auguro che la notizia sia falsa.
Di sicuro, dovremmo porci qualche domanda sulla capacità di integrarsi di talune comunità nella nostra società.
La nostra società non ammette che un uomo adulto sposi una minorenne come non ammette la poligamia.
Dunque, chi viene tra noi deve accettare ciò altrimenti se ne deve andare.
Certamente, di casi di chiese usate come luoghi di profanazione e stupro da musulmani che conquistarono un territorio cristiano la storia è piena.
Vito ha citato la Penisola Iberica.
Io cito volentieri Costantinopoli, che il 29 maggio 1453 fu presa dai Turchi.
La basilica di Hagia Sophia fu teatro di un fatto gravissimo.
I giannizzeri turchi entrarono in essa sfondando le porte ad asciate.
Sgozzarono uomini e donne in preghiera ed i preti che dicevano messa.
Poi, i bimbi furono stuprati sugli altari.
Dopo, la chiesa fu convertita in moschea.
Dunque, facciamo bene attenzione alla storia.

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