Su "Panorama" vi è un articolo di Keyser Soze che è intitolato "Il Palazzo, formicaio impazzito".
Keyser Soze è un uomo delle istituzioni che da mesi su "Panorama" racconta la politica, dal di dentro. Lo pseudonimo è preso dal film "I soliti sospetti".
Nei palazzi del potere c'è un bel po' di confusione.
Pensiamo al governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco che dopo la riconferma ha iniziato ad attaccare mezzo mondo politico, il quale è impegnato nella commissione d'inchiesta sui crack bancari.
Il suo bersaglio principale è il leader del Partito Democratico ed ex-premier Matteo Renzi.
Renzi punta a diventare l'Emmanuel Macron italiano, senza tenere conto delle difficoltà che oggi sta avendo l'attuale presidente francese.
Pierluigi Bersani e Massimo D'Alema vogliono diventare leader di una sinistra radicale imitando il leader laburista britannico Jeremy Corbin, il quale, però, era partito da outsider. Gli altri due, invece, hanno fatto parte dell'establishment da oltre vent'anni.
Il premier Paolo Gentiloni è corteggiato dalla sinistra contro Renzi, come una sorta di Re Travicello o una versione politica di Giampiero Ventura, il commissario tecnico che ha portato la nostra Nazionale di calcio fuori dai mondiali.
La Camera dei Deputati e quella del Senato non sono state sciolte ma già è campagna elettorale.
I presidenti dei due rami del Parlamento, Laura Boldrini e Piero Grasso, vogliono diventare a loro volta leader della sinistra e fanno già campagna elettorale.
L'unico soggetto che sta mostrando equilibrio è fuori dalle istituzioni.
Sto parlando del presidente Silvio Berlusconi.
Anzi, il Cavaliere ha oggi il ruolo di difendere le nostre istituzioni.
Ha già avuto un ruolo in ciò l'anno scorso, con il referendum costituzionale di un anno fa.
Suo malgrado, egli è diventato centrale per le nostre istituzioni.
Persino Ilvo Diamanti, il sociologo che scrive su "La Repubblica" dell'arcinemico Carlo De Benedetti, gli ha riconosciuto ciò, tessendo l'elogio sulla sua centralità.
Magari, alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo terranno conto di ciò.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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