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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 2 ottobre 2017

Referendum in Lombardia e in Veneto? Non si facciano paragoni con la Catalogna!

Qui in Lombardia e nel vicino Veneto si voterà per l'autonomia.
Il voto sarà domenica 22 ottobre.
Ora, facciamo le dovute distinzioni rispetto a quanto sta accadendo in Catalogna.
Prima di tutto, la Lombardia ed il Veneto non voteranno per un loro distacco dall'Italia ma per avere una maggiore autonomia, cosa che già cinque regioni italiane hanno.
Mi riferisco alla Valle d'Aosta, al Trentino-Alto Adige, al Friuli-Venezia Giulia, alla Sardegna e alla Sicilia.
Una maggiore autonomia permetterebbe alla Lombardia e al Veneto di tenersi più soldi, cosa che già fanno le cinque succitate regioni.
Qui sotto, vi è un grafico che mostra che all'anno il governo centrale di Roma sottrae alla Lombardia ben 54.000.000.000 di Euro.


Quindi, quello che Lombardia e Veneto vogliono fare non è una secessione.
Semmai, se la cosa andasse in porto, si aprirebbe la strada ad una trasformazione in senso federalista dell'Italia, cosa che è auspicabile.
In secondo luogo, la secessione catalana è solo in fatto ideologico e di potere.
Essa è condotta da forze di sinistra, le quali puntano a crearsi una sorta di "feudo" socialista contro la "conservatrice" Spagna di Rajoy.
Ricordo che questi personaggi sedicenti "indipendentisti" sono gli stessi che "vogliono più immigrati e meno turisti".
La sindaca di Barcellona, Ada Colau, la versione catalana di Laura Boldrini, si è espressa così.
Il motto di questi "indipendentisti" sarà "Via gli spagnoli ed i turisti...benvenuti africani, asiatici ecc!".
Il governo spagnolo, invece, blocca i migranti.
Sul blog di Augusto Bassi si parla di questo carattere ideologico.
Il referendum in Lombardia e in Veneto non ha nessun carattere ideologico.
Sebbene sia stato proposto da forze di centrodestra (che governano quelle due regioni) esso non è stato fatto contro l'attuale governo di centrosinistra.
Ricordo che i tagli ai trasferimenti ai Comuni lombardi incominciarono nel 2010, quando a Roma vi era un governo di centrodestra.
Quindi, il problema non sta in chi governa a Roma (semmai, il governo nazionale può contribuire a peggiorare una situazione con la cattiva politica, come nel caso dei migranti) ma nel sistema che è profondamente iniquo e che non può essere cambiato con facilità.
Tanto è vero che oggi ad appoggiare questo referendum vi sono anche sindaci lombardi e veneti del Partito Democratico e non solo.
Certo, è assodato che riguardo al caso catalano anche il premier spagnolo Rajoy abbia commesso dei gravi errori.
Comunque, certi paragoni non valgono.
Domenica 22 ottobre, io andrò a votare e voterò "sì" con convinzione.

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Liberiamo l'Europa dall'ideologia "Green"

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.