Mi pare inutile girarci intorno: il ponte sullo Stretto di Messina si deve fare!
Qui al Nord, i soliti chiacchieroni da bar dicono che il ponte sullo Stretto di Messina non serve perché sarebbe una grossa spesa pubblica.
Faccio notare che c'è spesa pubblica e spesa pubblica.
C'è una spesa pubblica inutile (come quella per mantenere la pletora di burocrati) e ce n'è una utile, per non dire necessaria.
Quella per le infrastrutture è una spesa necessaria.
Qui dalle mie parti, ci sono i soliti chiacchieroni che dicono che non si debbono fare grandi opere ma si debbono mettere a posto quelle esistenti.
Io rispondo facendo notare che si debbono fare le grandi opere come si debbono mettere a posto quelle esistenti.
Ci mancherebbe altro che non fosse così.
Del resto, la storia lo dice: le grandi civiltà si costruirono con le strade e le infrastrutture.
Pensiamo, ad esempio, all'Impero Romano o al Canada.
Se non ci fosse stata la Canadian Pacific Railway, una città come Vancouver non sarebbe mai esistita.
Dunque, poniamo un freno alla retorica del "non volere fare nulla".
Il ponte sullo Stretto di Messina è un'opera importante poiché velocizzerebbe i trasporti dalla Sicilia al continente e viceversa.
Riguardo alla sismicità, ricordo che in Giappone è stato fatto il ponte sullo Stretto di Akashi.
Non mi pare che il Giappone sia asismico.
Dunque, non si accampino scuse.
Il ponte sullo Stretto di Messina s'ha da fare...così da fare sì che anche la Calabria e la Sicilia siano terre in cui investire.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
A casa mia si sono fatte prima le fondamenta e poi il resto. Non siamo partiti dal tetto.
RispondiEliminaSono siciliano: se avessi un territorio che non rischia di franarmi addosso ogni santo novembre, se avessi delle strade che mi permettessero di raggiungere celermente le principali città dell'isola o i principali porti, se non avessi chiuse tre autostrade su tre, se in treno non ci mettessi 12 h da Siracusa a Palermo, se avessi almeno un aeroporto internazionale, sarei favorevole al ponte.
RispondiEliminaLa pianti chiaccherone.
Chiacchierone io?
RispondiEliminaSe non le sta bene ciò che scrivo, legga qualche altro sito.
Internet è uno spazio (virtuale) molto ampio.
Come lei è libero di leggere quello che vuole, io sono libero di fare quello che voglio.
In qualche articolo precedente ho contestato la situazione delle vie in Sicilia.
Ciò non toglie che il ponte sullo Stretto serva, visto che è anche strategico.
'Chiaccherone': ho ripreso ironicamente le parole da lei utilizzate nell'articolo. Quindi non faccia il seccato.
RispondiEliminaÈ questione di priorità: se non ci sono i soldi per fare tutto contemporaneamente (e ovviamente non ci sono), preferirei, come siciliano, partire dall'avere il piatto in tavola, anziché dalla lavastoviglie.
A casa mia si sono costruite prima le fondamenta e poi il tetto. Poi si possono fare anche 3 tetti.
È logica prima ancora che diversità di opinioni.
Ciccio, sono di origini siciliane.
RispondiEliminaDa persona di origini siciliane, le dico che bisogna pensare a portare il pane a tavola.
Per portare il pane a tavola, serve il lavoro. Per avere il lavoro servono le imprese, che producono ricchezza.
Per avere l'impresa, servono anche le infrastrutture.
Caro mio, il denaro non è da idolatrare ma senza di esso non si porta il pane a tavola.
Oppure, lei pensa di potere avere il pane a tavola senza il lavoro?
Questo discorso vale tanto qui al Nord quanto al Sud.
Infrastrutture? E perché cosa le ho elencato io, barbabietole?
RispondiEliminaSu, caro giacomo, non ci vuole molto per capirlo.
Il mio giacomo è ovviamente ironico ed è in risposta al suo ciccio.
RispondiEliminaPrima ancora che imparare cosa sono infrastrutture (lo sono anche le ferrovie, le autostrade ecc e a quanto pare non lo sa), sarebbe il caso che lei imparasse le regole della buona educazione, soprattutto verso chi è educato con lei. Lei è rissoso e maleducato. Ormai questo web è una giungla.
Sul fatto che questo web sia diventato una giungla, sono perfettamente d'accordo con lei.
RispondiEliminaCon gente come lei, questo web è una giungla.
E certo, lei fa il maleducato chiamandomi 'ciccio' e il problema del web sarei io.
RispondiEliminaSi conferma da solo. Anche chiedere scusa è indice di buona educazione e propensione al viver civile. Soprattutto sul web.
Io ho un difetto: tendo a raccogliere le provocazioni.
RispondiEliminaPerò, dire che l'ho insultata chiamandola "Ciccio" farebbe ridere i polli.
Allora, anche l'arbitrio Pierluigi Collina sarebbe stato maleducato, quando una volta aveva chiamato "Ciccio" un giocatore?
Lei mi ha attaccato, senza mettere la faccia, ed io mi sono difeso.
Quando l'avrei attaccata?
RispondiEliminaPs chiamare 'ciccio' qualcuno, anche se lo fa collina, è maleducazione. Infatti credo che se fosse stato un calciatore a chiamarlo 'ciccio' l'avrebbe buttato fuori in men che non si dica. Comunque, se lei è abituato a chiamare ciccio i suoi interlocutori, allora è un problema del suo deficit educativo e io non posso farci davvero nulla. Cioè è un problema suo e non mio. E allora il problema non è solo il web, ma la società in generale, sempre più maleducata.
Ma soprattutto, dove è quando l'avrei attaccata? Ora inventa per girare la pizza?
RispondiEliminaIl termine "Ciccio" fa parte dell'intercalare.
RispondiEliminaNon l'ho mica insultata.
Comunque, questa è la risposta: https://thecandelabraofitaly.blogspot.it/2017/10/una-riflessione-sulla-situazione-di-oggi.html
Ho letto ma davvero non scorgo una risposta al mio post. Mah...
RispondiEliminaComunque:
- non credo che lei per strada chiama gli sconosciuti 'ciccio', così come non li chiama 'biondo' ed altri termini poco rispettosi. Dunque, se non lo fa, non capisco perché ciò debba poter farsi sul web, come se qiesto fosse terra di nessuno. Se invece lo fa, allora problemi educativi suoi.
-non mi ha risposto sul mio presunto attacco. Evidentemente è stato solo un tentativo di girare la frittata.
La questione comunque è semplice: chiamare ciccio qualcuno è indice di cafoneria. Io sono abituato così.
Io mi comporto sul web come mi comporto nella vita.
RispondiEliminaNon penso di averla insultata.
A me l'educazione è stata insegnata.
Anzi, io non vado nemmeno a rompere l'anima sui blog degli altri con provocazioni e quant'altro.
Lei mi ha provocato ed io le ho risposto.
Le avrei risposto così anche se l'avessi avuta di fronte.
La sua insistenza dimostra che ho ragione.
Dove l'ho provocata? Quando l'ho attaccata?
RispondiEliminaIl fatto che lo afferma senza motivare, dimostra che ho ragione.
La questione è semplice: ha fatto il cafone, l'aggressivo, e ora per giustificarsi inventa attacchi e provocazioni.
Chiedere scusa quando si sbaglia è la prima regola di buona convivenza civile, nella vita reale come in quella virtuale.
Io le ho portato rispetto, lei no.
Questione semplice,questione chiusa. Peggio per lei se vuol girare la frittata.
Avevo ragione: lei ha sbagliato e ha tentato di rigirare la frittata. E cosa ancor più biasimevole, anziché chiedere scusa (non ci voleva nulla), ha preferito censurare senza alcun motivo giustificativo.
RispondiEliminaLei non solo è maleducato e aggressivo, ma è anche inadatto alla vita sociale, la quale comprende anche il web. Se si comporta così anche nelle relazioni reali, son sicuro che lei ha seri problemi relazionali.
Ci sono persone che quando sbagliano se ne infischiano degli altri. Lei è tra questi. Ma chi ci perde è solo e soltanto lei. Io sarò l'ennesimo che se ne starà alla larga da lei.
Ciccio ci chiami suo padre, non i suoi interlocutori. Cafone.
E le calunnie, pure, le rivolga a suo padre anziché a me: io non l'ho attaccata, mi ha accusato di qualcosa che non ho fatto. È una persona disdicevole, molto.
Impari il buon vivere.
Scusi, l'ho chiamata "Ciccio".
RispondiEliminaNon l'ho mica insultata.
Se non ha capito che il mio è stato un intercalare atto a rispondere a lei che ha voluto solo fare polemica non è un problema mio.
Del resto, il numero di commenti postati da lei dimostra il fatto che io abbia ragione.
Quindi, la finisca.
Questa è l'ultima volta che le rispondo.