Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio dell'articolo del sito "Cumasch" che è intitolato "Ernesto "Che" Guevara:la verità rossa e la verità vera".
Questa è la nota di Angelo:
"Se Ernesto Che Guevara è credibile come eroe, la cosa è confortante.Significa che tutti noi siamo credibili come Imperatori del Giappone.
Poco fa, un servizio del TG1 ha riconosciuto che sulla vicenda del cosiddetto "Che" sussistono delle zone d'ombra: si parlava di tribunali rivoluzionari, da lui voluti, che mandavano a morte le persone come se niente fosse.
E' un mezzo miracolo, se si tiene conto della insensata mitologia che sopravvive su di lui ancora oggi.
E' ormai chiaro che tutto ciò è solido grossomodo quanto un castello di carte.
Una mitologia creata ad arte da Fidel Castro per sostenere il suo regime dittatoriale.
Non occorre un grande esperto di scienze politiche per rendersi conto che una dittatura ha bisogno di narrazioni di questo tipo per reggere.
E questo suo amico e compagno d'arme morto in Bolivia si prestava molto al suo scopo.
Certo che se la verità ormai dimostrata su Ernesto Che Guevara divenisse di pubblico dominio, fallirebbero un po' di produttori di magliette.
Niente più t-shirt deprimenti con la faccia di questo criminale e niente più dilagare di quello slogan pittoresco "hasta la victoria siempre".
Sarebbe una pacchia, in quel caso!".
Angelo è fantastico perché di fatto mi fornisce anche l'articolo.
Purtroppo, questa "mitologia" è arrivata anche tra i comunisti italiani.
Essi spacciano per "eroe", "santo" e "martire" un uomo che ammazzò molte persone innocenti in nome della sua sporca ideologia.
Che il comunismo non sia altro che un'ideologia malata è dimostrato dai fatti.
Non si può chiedere giustizia fondando il proprio pensiero sull'odio di classe e negando ogni libertà alle persone.
Il comunismo porta solo miseria.
Questo è detto dai fatti e dalla storia.
Ora, Che Guevara non fu certamente diverso da Stalin, Pol Pot e Mao Tse Tung.
Egli fondò il suo pensiero sull'odio, uccidendo coloro che erano i suoi avversari.
I comunisti qui in Italia, i quali hanno una sorta di egemonia nelle scuole e nelle università, vogliono spacciare Che Guevara per un "liberatore", un "galantuomo", quando galantuomo non fu.
Purtroppo, tra i giovani di oggi, che non hanno memoria, credono a questa fandonia ed indossano la maglia di quel criminale che si vuole "santificare".
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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