La Turchia espropria chiese e monasteri

Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio dell'articolo del giornale "Tempi" che è intitolato  "Turchia, il governo espropria 50 chiese, monasteri e cimiteri siro-ortodossi".
Lo Stato turco sta espropriando chiese, cimiteri e monasteri siro-ortodossi.
Il regime di Recep Tayyip Erdogan sta smantellando lo Stato laico di Kemal Ataturk.
La Turchia si islamizzando di nuovo.
I cristiani in Turchia stanno avendo sempre più difficoltà.
Ricordo che già in Turchia ci sono restrizioni riguardo ai luoghi di culti non musulmani che, secondo una legge ottomana mai abrogata, non possono essere edificati affacciati alle strade.
Ricordo anche che prima del genocidio armeno, del crollo dell'Impero Ottomano (avvenuto dopo la I Guerra Mondiale) e della guerra greco-turca (avvenuta tra il 1919 ed 1923) i cristiani in Anatolia erano il 20% della popolazione.
Poi, con l'esodo dei greci dall'Anatolia, i cristiani si ridussero di molto.
Nel 1955, ci fu anche il pogrom di Istanbul, che colpì greci, armeni ed ebrei residenti in quella città.
Ora, Erdogan vuole dare il colpo di grazia.
Mentre ciò accade, l''Europa dorme.