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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 11 luglio 2017

Il disastro delle nomine di Papa Francesco

Su "Panorama" vi è un articolo di Orazio La Rocca che è intitolato "Papa Francesco nella palude vaticana".
Gli ultimi dimissionati dallo stesso Papa Francesco sono stati i cardinali George Pell e Gerhard Ludwig Müller.
Il cerchio ristretto intorno a lui si è infranti a causa di costi esagerati, opacità gestionali, accuse di pedofilia e mancate riforme.
Il Papa recita il "mea culpa" e mette altri prestigiosi collaboratori sotto osservazione.
Ora, la storia parla di Papi che furono teologi e uomini di Chiesa irreprensibili (e che come pastori di anime seppero lavorare molto bene) ma che come politici furono quantomeno discutibili.
Mi viene in mente Papa Clemente VII (1478-1534), il quale anche a causa di errori da lui commessi a livello politico vide perdere l'obbedienza alla Santa Sede della Svezia (nel 1527) e dell'Inghilterra (nel 1534).
Papa Clemente VII agì correttamente sul piano canonico ma commise degli errori su quello politico.
Lo stesso discorso può valere anche per Papa Francesco.
Un Papa deve anche essere un politico.
Io penso che, per certi versi,  Papa Francesco sia rimasto ancora Jorge Mario Bergoglio, il prete gesuita e l'arcivescovo di Buenos Aires.
Essere Papa significa essere capo visibile della Chiesa e capo di uno Stato, Città del Vaticano.
Io penso Papa Francesco debba calarsi immediatamente nel suo ruolo, per il bene della Chiesa.




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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.