Cari amici ed amiche,
ringrazio l'amico Vito Schepisi che mi ha portato all'attenzione questa sua nota:
"Ad età avanzata ho scoperto d’essere populista, razzista e omofobo. Posso solo dire a mia discolpa che non sapevo d’esserlo, anche se il confronto coi tempi doveva farmi sorgere il sospetto, e molti dubbi son rimasti ben radicati. Ho affrontato l’esame del politicamente corretto e sono stato bocciato. Le domande e le regole della prova le ho stabilite da solo, ma in piena onestà intellettuale. Mi sono imposto d’essere obiettivo e leale. Dieci domande e dieci risposte: partendo da 10 punti, per ogni risposta scorretta va via un punto. Ho anche stabilito che le risposte sbagliate siano tutte quelle che si discostano dal sentire della classe dirigente del Paese, dai toni della stampa e dall’eco della cultura prevalente. Armato così d’umiltà - stabilite le regole, i punteggi e le domande - ho sostenuto l’esame e sono stato bocciato.".
Posso capire Vito.
Per dirmi contro i matrimoni gay (ma non contro i diritti individuali degli omosessuali) io vengo tacciato di "omofobia".
Per dirmi contro l'immigrazione clandestina, io vengo accusato di "razzismo" e di predicare odio su questo blog.
Ora, io sono una persona come tante altre.
Una persona come tante altre che vede un immigrato clandestino defecare su un marciapiede si arrabbia.
Una persona come tante altre che sente parlare di immigrati clandestini che stuprano delle donne si arrabbia.
Arrabbiarsi per queste cose (che accadono) non è razzismo.
E' esasperazione.
Oltretutto, ci sono famiglie italiane in difficoltà, disoccupati ed aziende strozzate dalle tasse e per gli immigrato clandestini (che non sono profughi) viene speso molto denaro.
Una persona come tante altre avrà pure il diritto di arrabbiarsi?
Io penso di sì.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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